Tav, sondaggi e proteste. Matteoli: “non ci fermeranno”
Nella giornata che segna l’avvio dei sondaggi geognistici per il progetto della Tav, la linea ferroviaria Torino-Lione, comitati e gruppi di cittadini sono tornati a protestare. Ma per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, l’opposizione, pur legittima, non invertirà la tabella di marcia della nuova infrastruttura.
“E’ ovvio che ora non ci si può fermare davanti alla protesta di una minoranza di cittadini che sono contrari”, ha dichiarato Matteoli ai microfoni Radio 24. “Dobbiamo rispettare i tempi che ci siamo dati e che ci sono stati concessi, ritardi non sono più ammissibili, pena la perdita del finanziamento Ue e la cancellazione dell’opera”.
“Oggi”, prosegue il Ministro, “sono cominciati come previsto i sondaggi in alcuni Comuni e proseguiranno nei prossimi giorni secondo il calendario prestabilito. Auspico che tutto possa svolgersi in tranquillità e che coloro che sono contrari alla Torino-Lione usino il buon senso”. Alla domanda se il governo sia disponibile anche all’uso della forza pubblica, Matteoli ha risposto: “ripeto, auspico che i sondaggi si effettuino senza tensioni ma il governo ha l’obbligo di mantenere gli impegni assunti con l’Europa, con la Francia e con gli italiani. La tratta Torino-Lione è indispensabile e mai il governo l’ha messa in discussione”.
“L’Osservatorio, a cui spesso ho partecipato per incontrare i sindaci e le comunità locali, ha svolto un lavoro egregio ricercando il massimo del consenso per quanto riguarda il tracciato senza mettere in discussione la realizzazione dell’opera”, conclude il Ministro.