Tav Torino-Lione: 1,3 milioni di tir in meno sulle strade
Un milione e 300 mila mezzi pesanti all’anno, 700 mila nella sola Valle di Susa, non circoleranno più sulle strade dell’arco alpino grazie alla Tav Torino-Lione. Lo sostiene l’analisi costi/benefici, redatta dall’Osservatorio tecnico guidato dal commissario di governo Mario Virano, pubblicata sui siti della Provincia di Torino e del movimento No Tav. Gli oppositori del Tav hanno deciso di pubblicarla ”affinché- scrivono – tutti possano prendere visione di questi dati giudicando la correttezza delle analisi che non possono essere tenute in un cassetto”.
La documentazione di 401 pagine, era stata presentata il 26 aprile scorso, a Roma, al ministro dello Sviluppo Economico e dei Trasporti Corrado Passera, ma non era fino a oggi consultabile dai privati cittadini. E’ frutto di un lavoro iniziato nel 2000. L’analisi, che adotta lo scenario economico-finanziario del ‘decennio perduto’ a causa dell’attuale crisi internazionale, prevede 39,9 milioni di tonnellate complessive di merci nel 2035 al Frejus e ipotizza, grazie al passaggio di 20 milioni di tonnellate dalla strada alla ferrovia, una riduzione di tre milioni di tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente prodotto da una città di 300 mila abitanti, con un bilancio ambientale positivo a 23 anni dall’inizio dei lavori.