Diesel: Oms, i gas di scarico nella lista delle sostanze cancerogene
I gas di scarico dei motori diesel ora fanno parte della lista della sostanze cancerogene. Lo hanno deciso gli esperti dello Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che fa parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, a conclusione di una settimana di lavori. Ci sono sufficienti prove dell’associazione fra esposizione a questi gas e aumento del rischio di tumore del polmone. Tanto da far avanzare di grado, quanto a pericolosità, queste sostanze, considerate dal ’98 probabili cancerogeni.
Uno studio americano pubblicato a marzo di quest’anno ha concluso che ci sono sufficienti evidenze scientifiche della cancerogenicità dei gas di scarico dei motori diesel. In particolare, secondo gli esperti, queste sostanze causano il tumore del polmone e possono aumentare il rischio di cancro della vescica. Rimangono invece classificati come probabili cancerogeni i fumi dei motori a benzina.
“Le Procure della Repubblica potranno finalmente procedere contro i sindaci che non bloccano la circolazione dei veicoli e non prendono provvedimenti seri per scongiurare il superamento del valore limite di 50 µg/m3 di Pm10, che per legge non andrebbe superato per più di 35 volte in un anno – ha dichiarato il Codacons in una nota -. Fino ad ora la gran parte delle Procure archiviavano gli esposti del Codacons, con l’eccezione di Firenze e Milano, non essendoci la prova certa di una correlazione tra smog e patologie”.
La decisione della Iarc, conclude l’associazione dei consumatori, “apre nuovi scenari. Finalmente spariscono le parole probabilmente e potenzialmente e ciò rende possibile procedere con maggior successo non solo per il reato di getto pericolose di cose (674 cod. penale) ma anche per omissione d’atti d’ufficio nei confronti dei sindaci e dei presidenti di Regione inadempienti. Possibile anche una class action con persone ammalate di tumore ai polmoni”.
L’Associazione europea dei costruttori d’auto (Acea) si è detta sorpresa, secondo quanto afferma un suo portavoce. “L’industria – afferma il portavoce dell’Acea – dovrà studiare il documento in tutti i dettagli. Queste tecnologie sono state sviluppate proprio per rispondere a queste preoccupazioni. E le ultime tecnologie diesel sono veramente molto pulite”.