Autotrasporto: “un decreto per combattere gli illeciti”
Troppo lento l’iter parlamentare della riforma del Codice della Strada, si intervenga con un decreto per difendere gli imprenditori onesti dai vettori che commettono frodi e illeciti. E’ la richiesta al governo del presidente di Confartigianato Trasporti, Francesco Del Boca.
Il nuovo Codice della Strada contiene le sanzioni inasprite per colpire illegalità ed abusivismo nel mercato dell’autotrasporto merci. “Sarebbe necessario stralciare queste norme dal corpus del Codice e inserirle in un decreto di rapida approvazione”, dichiara Del Boca. “In questo modo si potrebbero colpire velocemente i comportamenti illeciti, offrendo agli autotrasportatori quelle certezze normative più che mai necessarie soprattutto in questa fase di crisi”.
Secondo il presidente di Confartigianato Trasporti “il cabotaggio illegittimo, il sovraccarico dei Tir, il mancato rispetto delle norme di velocità e degli orari di guida sono illeciti che, in base al nuovo Codice della strada, dovrebbero venire puniti con il pagamento immediato di un’ammenda consistente, a pena del sequestro del veicolo. Queste sanzioni sono molto importanti per combattere l’illegalità e l’abusivismo”.
“Gli autotrasportatori”, avverte Del Boca, “non possono attendere la conclusione di un iter legislativo che sta mostrando tutta la sua lentezza, in questi giorni al Senato, e prevedibilmente anche alla Camera. La presentazione di circa 400 emendamenti ha fatto sì che quei pochi di essi che riguardavano il trasporto siano rimasti bloccati. Le norme del Codice della Strada attualmente vigenti puniscono gli illeciti succitati con ammende spesso di modesta entità, peraltro evase con mezzi fraudolenti quali l’intestazione dell’azienda a soggetti nullatenenti o con indirizzi sconosciuti”.
La proposta di accorciare i tempi di approvazione delle sanzioni “nasce da noi piccoli ed onesti imprenditori del trasporto merci, che quotidianamente rischiamo di affogare in un mercato le cui regole sembrano essere dettate da vettori sleali e senza scrupoli, molti dei quali provenienti dall’Est Europa. Ci appelliamo al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Altero Matteoli e al sottosegretario con delega all’autotrasporto Bartolomeo Mino Giachino perché intervengano al più presto con un provvedimento che consideriamo indispensabile”.