Pirelli, arrivano in Europa le prove del Cyber Fleet
La sperimentazione del Cyber Fleet Pirelli si fa in due: ai test in Sud America, iniziati a marzo, si aggiungono quelli in Germania, dove in appena due mesi sono stati monitorati oltre 1 milione di chilometri percorsi da 15 mezzi pesanti, confermando i vantaggi riscontrati nella sperimentazione Oltreoceano. Il controllo costante e in tempo reale della pressione e dello stato di manutenzione degli pneumatici, assicurato dal Cyber Fleet attraverso un sensore installato all’interno dello pneumatico e collegato con una centralina, consente un risparmio di carburante anche fino a mille euro l’anno per veicolo e garantisce sicurezza all’autotrasportatore e alla flotta. Pirelli ha scelto la Germania come campo di prova europeo del Cyber Fleet in previsione della definitiva commercializzazione entro fine gennaio del 2013. I test, iniziati nella seconda metà di luglio, proseguiranno fino a febbraio, con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di informazioni e dati da integrare con quelli emersi dai test in Sud America. I 15 mezzi coinvolti nella sperimentazione europea appartengono a flotte tedesche, impegnate nel settore della fornitura di servizi municipali, trasporto merci e persone. Il Cyber Fleet ha riscosso interesse in entrambe le soluzioni proposte: quella dinamica che consente di rilevare dati di pressione, temperatura e chilometraggio in tempo reale e di segnalare eventuali anomalie attraverso la connessione del sistema ad una centralina telematica di bordo, e quella statica che consente di leggere i dati attraverso un apposito strumento portatile. Fino ad oggi i sensori hanno rilevato una percorrenza complessiva di oltre 1 milione di km – principalmente sulle strade della Germania, ma anche in Italia e Svezia – consentendo di calcolare l’efficienza di ogni singolo veicolo. Le flotte coinvolte hanno già potuto verificare i vantaggi del sistema che permette di ottimizzare i costi di gestione, riducendo il consumodel carburante (alla pressione corretta corrisponde minore resistenza al rotolamento), ottimizzando l’impiego di personale (per manutenzione pneumatici e rilevazione pressione) e garantendo allo stesso tempo un’usura regolare dello pneumatico e, quindi, maggiore durata. “L’efficacia del nostro sistema, attualmente in sperimentazione anche in Sud America dove le condizioni sono differenti da quelle europee, è stata confermata anche dai test nel Vecchio Continente – spiega Giovanni Pomati, responsabile Pirelli Truck. C’è stato addirittura un caso nel quale la centrale operativa, che monitora gli pneumatici dei mezzi coinvolti nel test, si è accorta prima dell’autista di un’anomalia che è stata tempestivamente segnalata. Il sensore, infatti, aveva rilevato un calo significativo della pressione di uno pneumatico trasferendo il dato in tempo reale alla flotta che ha provveduto prontamente alla riparazione del guastocausato da un cerchio danneggiato”.