Fai Sicilia: Sì a protesta Aias, ma no a fermo selvaggio
“Condividiamo la scelta degli autotrasportatori dell’Aias di protestare. Le aziende sono sull’orlo di un profondo baratro e la disperazione di dipendenti ed imprenditori ha raggiunto livelli non più sopportabili – dichiara Giovanni Agrillo, Presidente FAI Sicilia -. Sosterremo il fermo proclamato da Richichi a patto che questo non si riveli selvaggio. Protestare è un diritto, bloccare la Sicilia è un crimine”. La sezione regionale della Federazione Autotrasportatori Italiani è solidale con gli autotrasportatori dell’Aias che hanno deciso di fermarsi dal 24 al 28 novembre “a causa della crisi e di un governo sordo alla richiesta d’aiuto della categoria, le aziende del trasporto versano in grave difficoltà, quando non sono addirittura ad un passo dalla chiusura”. L’Esecutivo non ha trovato “alcuna soluzione concreta per fermare la corsa infinita del prezzo del gasolio, non sostiene con fermezza la nostra battaglia in Europa per il riconoscimento dell’Ecobonus e non ha ancora erogato le somme del Ferrobonus relative al 2010”.