Aerei: eruzione vulcanica in Islanda
Sui cieli d’Europa torna lo spettro delle ceneri ad alta quota. Questa volta riprendere l’attività eruttiva è stato il vulcano islandese Grimsvoton, il più grande dell’isola, che sabato ha provocato la chiusura dello spazio aereo locale. Gli esperti escludono, al momento, una nuova emergenza come quella provocata nell’aprile 2010 dal vulcano Eyjafjallajokul, che paralizzo’ il traffico aereo di mezza Europa, causando all’economia mondiale una perdita di 5 miliardi di dollari in termini di Pil.
Secondo Eurocontrol, l’ente per il controllo e la gestione del traffico aereo europeo, la ripresa dell’attivita’ eruttiva del vulcano Grimsvoton (dormiente dal 2004) non ha, al momento, impatto sul traffico aereo europeo e transatlantico. Da sabato, però, il Grimsvoton ha iniziato a emettere una densa colonna di fumo bianco che ha raggiunto i 15 chilometri di altezza. Se l’eruzione continuasse con la stessa intensità, la nube potrebbe raggiungere la Scozia e altre parti della Gran Bretagna, Francia e Spagna tra domani e venerdì. L’allarme è stato ricevuto dalle compagnie aeree europee sulla base delle previsioni meteo dei prossimi cinque giorni.