Aeroporti: attivato a Fiumicino il primo body scanner
E’ stato presentato e attivato questa mattina presso il Terminal 5 di Roma Fiumicino il primo body scanner per gli aeroporti. L’illustrazione è avvenuta alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e del ministro della Salute Ferruccio Fazio.
La fase sperimentale durerà dalle quattro alle sei settimane e dallo scalo di Roma Fiumicino si estenderà poi a quello di Milano Malpensa e a quello di Venezia. A essere testati saranno sia apparecchiature di ‘tipo attivo’ ad onde millimetriche – come quello attivato oggi e come quello che verrà utilizzato tra qualche giorno a Malpensa – sia dispositivi con tecnologia definita di ‘tipo passivo’, che rileva le onde millimetriche emanate dal corpo umano senza contributo di sorgenti esterne. In breve anche questo secondo tipo di body scanner verrà sperimentata sui tre aeroporti del progetto di prova.
Terminata la fase di sperimentazione, il Cisa (Comitato Interministeriale per la Sicurezza del Trasporto Aereo e degli Aeroporti) valuterà il tipo più adatto agli aeroporti nazionali e solo a quel punto l’Enac potrà procedere con l’acquisto di un certo numero – ancora da definire – di body scanner utilizzando due milioni di euro derivati da un avanzo di amministrazione.
Il periodo di prova serve in particolare a verificare la reale capacità di questi macchinari di rilevare oggetti e sostanze che i metal detector non possono individuare, l’effettivo risparmio di tempo e la maggiore operatività rispetto alle procedure tradizionali.
“La sperimentazione che parte oggi – ha dichiarato il Presidente dell’Enac Vito Riggio – è stata voluta dall’Enac, su sollecitazione del Governo, proprio per dare risposta alle nuove minacce che recentemente sono state poste in essere nei confronti del sistema dell’aviazione civile”.
Il Direttore Generale dell’Enac, Alessio Quaranta, ha sottolineato come “l’odierna attivazione in prova del primo body scanner pone l’Italia all’avanguardia nel settore della security aeroportuale: aumenterà il livello di sicurezza e faciliterà i controlli, sempre nel pieno rispetto del
diritto alla privacy e della tutela della salute dei passeggeri.”
Il passeggero deve attraversare la cabina del body scanner, tenendo entrambe le braccia alzate. Qualora l’apparecchiatura rilevi qualche oggetto (liquidi, gel, plastica, ceramica, armi, esplosivi sia standard che assemblati, sostanze stupefacenti, denaro, carta), il monitor indica la parte del corpo dove è presente l’anomalia. Su essa l’addetto alla sicurezza eseguirà un controllo manuale approfondito. Il body scanner tutela la salute e protegge la privacy, perché non riproduce l’immagine della persona ma solo una sagoma stilizzata, e non procura perdite di tempo. Dal controllo sono esentati solo quei passeggeri che abbiano protesi esterne mobili (es. apparecchio acustico). Nella fase di sperimentazione, chi non vuole sottoporsi al controllo del body scanner verrà ispezionato con un controllo manuale approfondito e completo.