Sostenibilità: agli aeroporti di Nizza, Cannes e Saint-Tropez la certificazione più alta per il rispetto ambientale
Aéroports de la Côte d’Azur, società del Gruppo Atlantia che gestisce il secondo sistema aeroportuale francese, comprendente gli scali di Nizza, Cannes e Saint-Tropez, ha ottenuto la certificazione “Airport Carbon Accreditation” (Livello 4+ Transition), rilasciata dall’omonimo ente che valuta e riconosce in modo indipendente gli sforzi degli aeroporti per gestire e ridurre le loro emissioni di CO₂.
Si tratta della più alta certificazione ambientale disponibile e i tre scali francesi hanno ottenuto il massimo livello di rating – che accerta come tutti i sistemi di gestione di un aeroporto siano allineati al raggiungimento degli obiettivi internazionali di salvaguardia ambientale – impegnandosi formalmente ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2030.
Su un totale di 18mila aeroporti presenti in tutto il mondo, la “Airport Carbon Accreditation” ha rilasciato finora certificazioni a circa 350 scali, suddivise in sei differenti livelli modulari.
Nella categoria di vertice 4+ Transition rientravano finora soltanto Fiumicino e Ciampino (gestiti dalla società controllata Aeroporti di Roma, la prima in Europa aver raggiunto nel 2021 lo stesso livello di certificazione), e l’aeroporto di Rotterdam.
Con il riconoscimento ricevuto da Aéroports de la Côte d’Azur, diventano dunque sei gli aeroporti in Europa (e otto in tutto il mondo, considerando il Dallas International Airport e l’Indira Ghandi International Airport) ad aver ottenuto il massimo livello di certificazione di carbon neutrality. Di questi, cinque rientrano nel portafoglio di Atlantia. Per accedere a tale categoria, ognuno dei cinque scali del Gruppo ha attuato negli anni una strategia di investimenti auto-finanziati e di modernizzazione dei processi e delle infrastrutture, allo scopo di ridurne significativamente l’impatto ambientale.
“La domanda di mobilità sta conoscendo una trasformazione radicale, nella quale innovazione e sostenibilità sono il binomio chiave su cui Atlantia ha articolato la propria strategia di crescita sostenibile – ha dichiarato Elisabetta De Bernardi, Investment Director Europe di Atlantia –. Per raggiunge l’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2030, in linea con i princìpi del piano europeo per la transizione verde (Fit for 55) e con gli impegni sanciti nell’Accordo di Parigi, le nostre società di gestione aeroportuale hanno previsto un ingente programma di investimenti, iniziative e impegni. Tale piano prevede l’attivazione di strategie connotate da un elevato tasso di innovazione, focalizzate sulla transizione energetica, uso ottimale delle risorse, digitalizzazione e su soluzioni nature-based attente a territori, passeggeri e comunità locali”.