Aeroporto di Pisa chiude il 2011 con un utile in crescita del 23%
“Nonostante la difficile congiuntura economica, nel 2011 la solidità del modello di business di SAT è confermata dall’ottenimento dei migliori risultati di sempre sia in termini di traffico che di utile netto. Questi risultati fanno del nostro aeroporto sempre più un motore dello sviluppo della regione con ricadute economiche, dirette, indirette ed indotte, rilevanti per l’intero territorio toscano, quantificabili in oltre un miliardo di euro e circa 6.000 posti di lavoro”. Così Gina Giani, amministratore delegato e direttore generale di SAT, la società che gestisce l’aeroporto di Pisa, ha commentato i dati finanziari del 2011, che si è chiuso con un utile netto di 4,4 milioni di euro, in aumento del 23,1% rispetto al 2010, quando era pari a 3,5 milioni di euro. Sostenuti dalla positiva performance del traffico passeggeri, i ricavi operativi del 2011 hanno raggiunto i 65,1 milioni di euro, in crescita dell’8,2% rispetto ai 60,1 milioni di euro del 2010.In particolare, i ricavi operativi “Aviation”, pari a 47,0 milioni di euro, sono incrementati dell’11,4%, in linea con l’aumento registrato dal traffico passeggeri.Malgrado il perdurare della situazione di crisi economica e finanziaria che ha ridotto lapropensione al consumo, SAT ha chiuso il 2011 con un risultato complessivo dei ricavi operatividerivanti dalle attività “Non Aviation”, pari ad oltre 18 milioni di euro ed in crescita dello 0,7% rispetto 2010.Ebitda e Ebit, con tassi di crescita rispettivamente pari al +16,0% e al +24,4%, rispetto ai valori del 2010, si sono attestati rispettivamente a 14,6 e 8,5 milioni di euro.
Nel corso del 2011 SAT ha inoltre proseguito nella realizzazione, in autofinanziamento, delPiano di Sviluppo che sta trasformando il Galilei in un grande aeroporto regionale, investendo nell’anno 12,1 milioni di euro nella costruzione e nel potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. Tra gli investimenti realizzati si segnalano la riqualifica dei parcheggi e della viabilità fronte aerostazione passeggeri (1,6 milioni di euro) ed il completamento del nuovo Cargo Village (l’ammontare complessivo dell’investimento è pari a 10,5 milioni di euro, di cui1,7 milioni relativi al 2011). Inoltre, i lavori di riqualificazione dell’ala ovest dell’aerostazione hanno consentito l’unificazione tra i check-in A e B, il miglioramento delle vie d’accesso e reso disponibile, a partire da marzo 2012, una nuova area commerciale di circa 290 mq. all’internodell’area check-in. L’intervento, inoltre, è propedeutico all’integrazione dell’aerostazione con le infrastrutture che saranno realizzate per il People Mover.
Nel 2011 il Galilei ha stabilito un nuovo record assoluto storico di traffico dei passeggeri, superando i 4,5 milioni di unità, con una crescita dell’11,3%, decisamente superiore alla media degli scali nazionali (+6,4%1) ed europei (+7,3%2).Al raggiungimento di questi risultati di traffico hanno contribuito una serie di fattori, tra cuil’apertura lo scorso luglio della seconda base italiana di Air One, lo smart carrier del GruppoAlitalia, che ha portato all’inaugurazione di 5 delle 8 nuove rotte della stagione estiva 2011(Olbia in Italia, Atene, Praga, Palma di Maiorca e Minorca all’estero). Un significativo contributo è inoltre giunto da Ryanair che ha posizionato a Pisa il quintoaeromobile già dal marzo 2011, in anticipo rispetto alla stagione estiva, incrementando così ilnumero di frequenze operate sui voli nazionali e internazionali. Con l’avvio della stagione estivaed il posizionamento del sesto e settimo aeromobile sono inoltre ripresi i collegamenti per ledestinazioni stagionali e aumentate le frequenze delle destinazioni servite tutto l’anno. Con 47destinazioni raggiungibili, l’aeroporto di Pisa è la seconda base italiana e la nona in Europa perdestinazioni servite dal vettore irlandese.Anche relativamente al traffico cargo il Galilei ha ottenuto risultati decisamente positivi. Nel2011 il traffico merci e posta dell’aeroporto Galilei di Pisa ha infatti registrato una crescita del7,5%, nettamente al di sopra di quella del settore aeroportuale italiano, pari al 2,3%.