Aeroscope: il sistema per identificare e monitorare un drone in volo
Presentata nei giorni scorsi a Bruxelles Aeroscope, nuova soluzione messa a punto per controllare il traffico aereo dei droni sfruttando la tecnologia di comunicazione tra macchina volante e il suo dispositivo di controllo remoto. Il sistema, già implementato in due aeroporti internazionali, consente all’operatore di ottenere dati come posizione, altitudine, velocità, direzione o numero di registrazione e di serie del drone.
Con Aeroscope l’azienda cinese DJI si propone di affrontare l’aumento significativo dei droni previsto nei prossimi anni in un quadro in cui è prossimo il varo di una regolamentazione Ue in materia di droni. Obiettivo dell’Unione europea è realizzare entro il 2019 uno spazio aereo continentale, chiamato U-space, disciplinando il volo fino a quota 150 metri, nel quale possano circolare droni registrati, identificabili e sicuri per evitare rischi di incidenti e di violazione di zone vietate.
“Secondo uno studio di Sesar, programma con il compito di sviluppare un sistema comune di gestione del traffico aereo europeo – ha spiegato Vincent Richir, European Policy manager di DJI – da qui al 2050 solo in Europa ci saranno in circolazione 7 milioni di droni a uso ricreativo e 400mila droni utilizzati da autorità pubbliche e da aziende per fini commerciali”.
Strumento utilizzabile in mobilità, Aeroscope è in grado di rilevare entro pochissimo tempo la presenza di un drone; rintracciarne inoltre l’esatta posizione su una mappa e visualizzare il numero di registrazione (sorta di targa del velivolo) individuando modello e proprietà.
Aeroscope, che opera su tutti i droni DJI ma è applicabile anche ai veivoli di altri produttori se adeguatamente configurati, non è basato su Internet, permette a chi lo usa di controllare solamente un’area locale di specifico interesse. Una tecnologia in grado di garantire sicurezza e ridurre i rischi connessi al volo dei droni ma non intrusiva, rispettosa della privacy di persone e aziende.