Atitech, in 670 senza stipendio
Hanno bloccato l’aeroporto Capodichino, usando persino i carrelli bagagli. E’ alta la tensione tra i 670 dipendenti dell’Atitech, la società per la manutenzione e revisione degli aerei della vecchia Alitalia, con sede a Napoli. L’azienda non pagherà gli stipendi di luglio ai lavoratori, già in cassa integrazione a rotazione. E il gruppo rischia il fallimento.
E’ quanto hanno riferito i vertici di Atitech in un incontro con le sigle sindacali, paventando la possibile chiusura se non si trovassero accordi finanziari adeguati entro la fine del mese. Intanto una protesta dei dipendenti ha bloccato ieri l’accesso delle auto nella rotonda dell’aeroporto napoletano. I lavoratori Atitech hanno usato persino i carrelli del trasporto bagagli per impedire la circolazione.
Nel pomeriggio, poi, i dipendenti hanno praticamente assediato i vertici aziendali, costringendoli a rifugiarsi in un hangar, tanto che “per uscire sono stati scortati dalla polizia”, afferma il segretario provinciale dell’Sdl Michele D’Apuzzo.
Alle proteste dei sindacati per una situazione considerata intollerabile si uniscono le voci critiche dell’opposizione. Secondo il deputato Pd Andrea Sarubbi, eletto in Campania, è tempo che il Governo passi dalle parole ai fatti: “a causa delle lungaggini e delle difficoltà che sta trovando la cordata capitanata dal presidente degli industriali campani Lettieri”, spiega Sarubbi, “banca Intesasanpaolo ha bloccato la liquidità della società con il conseguente mancato accredito dello stipendio di luglio”.