Avio chiude il 2011 con un fatturato di oltre 2 miliardi
Nonostante il difficile scenario internazionale il Gruppo Avio ha registrato un fatturato 2011 superiore a 2 miliardi di euro (+14,5% rispetto all’anno precedente), e un Ebitda adjusted di oltre 380 milioni di euro. Il fatturato di Avio è costituito per l’84% da moduli per motori aerei civili\militari, per il 14% dallo spazio e il restante 2% dai servizi di manutenzione civile.L’indebitamento finanziario netto continua a diminuire (-4%) e si attesta a 1,4 miliardi di euro nonostante il rafforzamento del dollaro statunitense rispetto all’anno precedente e dopo gli importanti investimenti di Avio (170 milioni di euro, +26% ) nelle attività di ricerca e sviluppo e industriali (Capex) che includono anche nuovi impianti produttivi all’estero. “I risultati del 2011, in uno scenario mondiale estremamente complesso – ha commentato Francesco Caio, amministratore delegato della società – confermano la solidità e la forza competitiva del nostro Gruppo e ci consentono di guardare con fiducia alle sfide dei prossimi anni potendo già contare su un portafoglio ordini di oltre 6 miliardi di euro. Nel 2012 continueremo a lavorare per consolidare la nostra posizione di leadership tecnologica nel mercato in crescita dei motori aerei e sviluppare nuove opportunità nei paesi emergenti del Sud America e in Cina dove prevediamo l’inaugurazione di un nuovo stabilimento entro la fine dell’anno”. Caio non ha commentato le voci di una possibile acquisizione dell’azienda da parte della francese Safran anche se, parlando più in generale, ha sottolineato che “la teoria che un’azienda per essere strategica per il Paese debba avere azionisti italiani non e’ stata dimostrata”.
Vega pronto al lancio
Intanto sta per iniziare il conto alla rovescia per il lancio di Vega, il vettore spaziale europeo di nuova generazione, per il suo primo volo di test e qualifica dalla base di Kourou (Guyana Francese). Vega è il primo lanciatore progettato e sviluppato in Italia nell’ambito del programma spaziale ESA-ASI. Avio, tramite la sua controllata ELV, ha coordinato sin dall’inizio il progetto, che ha coinvolto 40 aziende di 12 Paesi diversi, più di 1000 ingegneri e si è avvalso di una proficua collaborazione tra istituzioni, imprese e Università.“Con Vega l’Italia entra nel ristrettissimo club dei Paesi in grado di accedere allo spazio con proprie tecnologie – ha continuato Caio -. Negli ultimi 8 anni, il Gruppo Avio ha sviluppato in Italia un lanciatore di ultima generazione fortemente innovativo: il primo realizzato interamente in fibra di carbonio, con controlli digitali avanzati e una grande flessibilità di configurazione per mettere in orbita satelliti di diverse dimensioni e funzionalità”. Il Gruppo Avio opera nel settore dello spazio da oltre 20 anni e produce , tra l’altro , i razzi di spinta di Ariane 5 che hanno finora registrato un tasso di affidabilità del 100%. Oggi Vega è sulla rampa di lancio della base di Kourou e nei prossimi giorni verrà preso in carico da ESA e Ariane Space per il suo primo volo di test e qualifica. Si chiude così con successo la prima lunga fase di sviluppo e progettazione nella quale sono stati superati oltre 200 test dei componenti e del sistema nel suo complesso ; e se ne apre un’altra dove come per ogni nuovo lanciatore saranno i dati e i test delle prime missioni a consentire il completamento della messa a punto del vettore e dei sistemi di terra. Storicamente, il tasso di successo del primo volo di qualifica per nuovi lanciatori è del 60% circa.