Stop voli notturni a Bologna: protestano i corrieri
La proposta è stata avanzata dal sindaco a tutela degli abitanti del quartiere Navile
Stop ai voli notturni nell’aeroporto di Bologna? La proposta arriva dal sindaco della città Matteo Lepore.
Il primo cittadino ha inviato una missiva ad Enac, Enav e governo per chiedere la chiusura delle attività nello scalo tra le 23 e le 6 del mattino, a tutela degli abitanti del quartiere Navile situato in prossimità del Marconi, che da anni lamentano il fastidio provocato dal rumore dei velivoli.
Molteplici le reazioni di varie parti; l’esecutivo ha convocato a un tavolo i due enti di controllo, la società di gestione dello scalo e lo stesso comune con l’obiettivo di trovare una soluzione condivisa. La prima riunione è in programma per giovedì 8 giugno.
La protesta del settore cargo
Le proteste si sono fatte sentire dal settore logistica e spedizioni che ruota attorno al Marconi. AICAI, Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali composta da DHL, FedEx, UPS esprime grande preoccupazione dei corrieri aerei in merito alla volontà di limitare i voli notturni presso lo scalo bolognese.
“Per i corrieri aerei, business partner indispensabili ed insostituibili per le piccole, medie e grandi imprese italiane, vocate all’export del Made in Italy di prodotti ad alto valore aggiunto, l’operatività notturna è imprescindibile per poter collegare più di 220 Paesi nel mondo in 24/72h”, scrive Aicai in una nota.
“Limitare i voli notturni significa impattare sull’export, sull’internazionalizzazione delle PMI e quindi sulla competitività dell’economia del paese”.
AICAI chiede di essere coinvolta nelle discussioni: “I corrieri aerei hanno investito costantemente sullo scalo, avvalendosi di aeromobili che rispondono a tutti gli standard di certificazione e di contenimento delle emissioni acustiche, sulla base dei regolamenti internazionali previsti dalle autorità di controllo dell’aviazione civile. Serve un quadro regolamentare condiviso e stabile a livello nazionale”.