Gli aeroporti di Roma sono saturi, serve con urgenza il contratto di programma
Aeroporti di Roma ha chiuso l’esercizio 2011 con una perdita consolidata di 14,8 milioni di euro, a fronte del rosso di 37,2 milioni dell’anno precedente. L’Ebitda “normalizzato” ammonta a 292,4 milioni di euro, in crescita di 10,2 milioni rispetto al 2010, mentre i ricavi hanno registrato un aumento del 3,3% a 613,5 milioni. Questi i risultati approvati dal consiglio di amministrazione di Gemina SpA, presieduto da Fabrizio Palenzona, per la controllata Aeroporti di Roma. In particolare, i ricavi aviation sono cresciuti del 5,3% (+16,2 milioni di euro), essenzialmente per effetto del maggior traffico registrato nel 2011 rispetto al 2010, mentre i ricavi non aviation sono aumentati dell’1,2%, principalmente per le maggiori vendite dirette (+5,3%) e crescita delle royalties da subconcessioni (+6,1%).
Per quanto riguarda i passeggeri il 2011 si è chiuso, per il Sistema Aeroportuale Romano, con una crescita del 3,8%, per un totale passeggeri superiore ai 42 milioni. Il trend di crescita è però inferiore a quanto registrato negli altri scali italiani (+6,4%), a causa dei primi effetti derivanti dalla saturazione della capacità degli aeroporti. “L’aeroporto di Fiumicino è ormai saturo e le sue infrastrutture e collegamenti sono inadeguati a servire il traffico atteso con qualità paragonabile a quella europea. Tale situazione – afferma Gemina in una nota – è la conseguenza di un decennio di stasi tariffaria e di crisi del cliente principale, fattori che hanno influenzato in modo rilevante la pianificazione infrastrutturale con effetti economici e patrimoniali rilevanti per il Gruppo. L’ammodernamento e la riqualificazione del Sistema Aeroportuale della Capitale è dunque urgente e la proposta condivisa con il concedente prevede investimenti pari a circa 12 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi di euro nei primi 10 anni; un livello ed un meccanismo tariffario, che permetta di recuperare il gap esistente rispetto alla media degli altri aeroporti europei; un sistema di regole ed impegni che definiscano ogniaspetto dei rapporti reciproci, validi per tutta la durata della concessione, in modo da essere un sicuro riferimento per la finanziabilità del progetto”. Il tutto senza sottovalutare l’impatto positivo che la realizzazione delle opereavrà sul sistema economico del Paese in termini di incremento del PIL, nonché per gli effetti occupazionali diretti, indiretti ed indotti stimati in circa 30 mila unità nel primo decennio ed in circa 230.000 unità nel lungo termine.Al momento è in corso con Enac la definizione del modello tariffario che precede la valutazione da parte dei ministeri competenti e l’avvio della seconda ed ultima fase di consultazioni con gli utenti.
Sullo scalo di Fiumicino il 2011 si è chiuso con un aumento dei passeggeri del 3,7% rispetto all’anno precedente. In termini di capacità i risultati sono stati i seguenti: posti offerti +0,7%, movimenti -0,2% e tonnellaggio aeromobili -0,2%. Lo scalo di Ciampino, pur permanendo il limite massimo di cento movimenti commerciali al giorno quale capacità allocabile, ha registrato nel 2011 un incremento del traffico passeggeri del 4,7% ed una leggera crescita della capacità offerta (movimenti +1,2%, posti offerti +5,9% e tonnellaggio +5,4%).