Il caro carburante e la tassa sull’aviazione affossano i conti di Lufthansa
Il gruppo Lufthansa ha chiuso il 2011 con una perdita netta di 13 milioni di euro, a causa soprattutto dell’aumento dei costi del carburante e dell’imposta sul trasporto aereo. L’utile operativo è stato di 820 milioni di euro, 200 milioni in meno rispetto al 2010. Il fatturato complessivo è salito dell’8,6%, a 28,7 miliardi di euro, ma le spese sono aumentate del 9,3% a 30,4 miliardi di euro. «In un periodo così turbolento, caratterizzato da shock esterni ed oneri normativi, poter registrare un utile operativo simile è molto significativo e conferma il gruppo Lufthansa ancora leader in Europa», ha dichiarato Cristopher Franza, presidente del consiglio di amministrazione e ceo di Lufthansa. La divisione passeggeri ha contribuito per 349 milioni di euro al profitto operativo del gruppo, con ricavi per 22,3 miliardi di euro. L’alto costo del carburante è la ragione principale della riduzione del 44,5% dei risultati dello scorso anno, pari a 629 milioni. Il gruppo ha pagato anche le tasse imposte dalle autorità tedesche e austriache, per un totale di 361 milioni di euro. Nel dettaglio Lufthansa Passenger Airlines ha contribuito al risultato operativo per 168 milioni, un calo di 214 milioni rispetto al 2010; Swiss per 259 milioni, in calo di 39 milioni, mentre Austrian, nonostante un incremento del risultato operativo del 6,1%, ha generato una perdita di 62 milioni. Per questo motivo il Gruppo fa sapere che la ristrutturazione della compagnia è una delle priorità. Molto bene Lufthansa Cargo, che ha riportato un risultato operativo di 249 milioni di euro, il secondo migliore della sua storia, mentre il risultato operativo di Lufthansa Technik è stato di 257 milioni di euro.