Perché è precipitato l’elicottero di Rovagnati, l’incidente del modello AW109
Ecco le ipotesi sulla dinamica dell’incidente dopo giorni di indagini
Incidente in elicottero di Lorenzo Rovagnati, ecco cosa sappiamo.
Il 5 febbraio, intorno alle ore 19:20, Lorenzo Rovagnati, imprenditore erede della nota azienda di salumi, sta volando con il suo elicottero quando, 500 metri dopo il decollo, perde quota e si schianta a Castelguelfo di Noceto, in provincia di Parma, appena fuori l’uscita A15 dell’autostrada, non lasciando alcun superstite.
Cosa è successo all’elicottero?
L’elicottero di Rovagnati era un Agusta Westland 109 (AW109) con marchio di registrazione I-CPFL, un raffinato e celebre elicottero italiano bimotore che consente una velocità di 285 km/h e un’autonomia massima di 965 km.
A guidarlo i piloti Flavio Massa, 59 anni e Leonardo Italiani, 30 anni. Anche loro morti sul colpo e sbalzati fuori dall’elicottero al momento dell’impatto, al contrario di Rovagnati che invece è rimasto bloccato all’interno.
Le ipotesi sulle cause dell’incidente
Tutto ciò che si può fare al momento è ipotizzare, dato che non abbiamo i dati della scatola nera in quanto non ne è obbligatoria la dotazione in questo modello di elicottero.
L’unica certezza sull’incidente ad oggi è che, al momento dello schianto, nella pianura parmigiana era presente molta nebbia, ciò porta a ipotizzare ad un fallito tentativo di decollo con innalzamento di quota, che aveva l’obiettivo di provare a superare il livello della nebbia, portando così l’elicottero a precipitare in verticale e non lasciare scampo ai passeggeri, morti sul colpo.
Un’altra ipotesi presa in considerazione per l’incidente è quella di un guasto, poco plausibile però, in primo luogo poiché è stato ripreso il momento della partenza e sembravano non esserci intoppi, ma soprattutto perché i motori del modello di elicottero AW109 sono progettati in maniera ridondante, in modo che quest’ultimo possa continuare a volare anche in caso di guasto al motore.
Indagine aperta sullo schianto dell’elicottero
L’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’indagine sull’incidente. La zona dello schianto, dove ora indagano specialisti del Ris di Parma e la Polizia Locale, è chiusa per eseguire ulteriori analisi.
Il Nucleo Sapr dei Vigili del Fuoco di Parma sta effettuando una ricostruzione dell’incidente tramite immagini e video realizzati dai propri droni. Le salme, invece, sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le autopsie.
Nonostante i giorni di indagini rimangono ancora molti dubbi sulla natura dell’incidente.
| Articolo scritto da Dario De Donato
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