Consiglio e Parlamento Ue raggiungono un accordo provvisorio per ridurre le emissioni dei voli
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla revisione delle norme del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS) applicabili al settore dell’aviazione. L’accordo – si legge in una nota diffusa a margine dal Consiglio – garantisce che il trasporto aereo contribuisca agli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE ai sensi dell’accordo di Parigi.
Secondo l’accordo, l’ETS si applicherà ai voli intraeuropei (compresi i voli in partenza per il Regno Unito e la Svizzera), mentre il programma CORSIA si applicherà ai voli extraeuropei da e verso i paesi terzi che partecipano all’accordo (“taglio netto”) dal 2022 al 2027. Quando le emissioni dei voli da e verso l’esterno dello Spazio economico europeo raggiungeranno livelli superiori all’85% dei livelli del 2019, dovranno essere compensate con i corrispondenti crediti di carbonio, investiti nella riduzione delle emissioni nei paesi partecipanti a CORSIA.
Il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto che dopo la 42a assemblea dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO, che ha sviluppato CORSIA) nel 2025, la Commissione valuterà se l’attuazione di CORSIA da parte degli operatori sia sufficiente per ridurre le emissioni del trasporto aereo alla luce dell’obiettivo dell’accordo di Parigi. Se CORSIA raggiunge i suoi obiettivi, la Commissione presenterà una proposta al Consiglio e al Parlamento per estendere il taglio netto; se CORSIA si rivelerà non sufficiente, la Commissione presenterà una proposta per estendere il campo di applicazione dell’ETS a tutti i voli in partenza dall’Europa.
Eliminare gradualmente le quote di emissioni gratuite per il trasporto aereo
I colegislatori hanno convenuto di eliminare gradualmente le quote di emissioni gratuite per il settore del trasporto aereo: 25% nel 2024, 50% nel 2025 e 100% a partire dal 2026. Ciò significa che le quote saranno interamente messe all’asta a partire dal 2026. Per quanto riguarda l’utilizzo delle entrate, i colegislatori hanno convenuto di trasferire 5 milioni di quote dal settore dell’aviazione al fondo per l’innovazione.
Il Consiglio e il Parlamento hanno inoltre concordato di accantonare 20 milioni di quote gratuite per incentivare l’adozione di carburanti che rappresentano a breve termine un percorso promettente per la decarbonizzazione dell’aviazione.
I colegislatori hanno convenuto che tutti i carburanti ammissibili nell’ambito di RefuelEU, ad eccezione dei carburanti derivati da combustibili fossili, potranno beneficiare delle quote di carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF). Il meccanismo sarà in vigore fino al 2030.
Le piccole isole, i piccoli aeroporti e le regioni ultraperiferiche potranno coprire il differenziale di prezzo tra il cherosene e i carburanti ammissibili con il 100% delle quote SAF al fine di garantire la disponibilità dei carburanti ammissibili in queste località con specifici vincoli di offerta.
Per tutti gli altri aeroporti la copertura del differenziale di prezzo sarà modulata in funzione della tipologia di carburante:
• 95% per combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO)
• 70% per i biocarburanti avanzati
• e 50% per altri carburanti ammissibili.
Contesto di riferimento e prossimi passaggi
La proposta di revisione dell’ETS per l’aviazione fa parte del pacchetto “Fit for 55”. Presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, il pacchetto mira a consentire all’UE di ridurre le proprie emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.
Il 29 giugno 2022 il Consiglio “Ambiente” ha raggiunto un orientamento generale sulla proposta.
L’accordo politico provvisorio sarà ora formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento.