La Turchia spinge sull’industria della difesa. Pinotti nel Paese per visita ufficiale
La Turchia si muove nel campo della difesa e non guarda solo a occidente. Dal salone IDEF 2017, in svolgimento a Istanbul, cominciano ad arrivare le prime notizie, tra le quali spicca quella del debutto – riportato da diversi organi di stampa presenti al salone – di due missili aria-aria, sviluppati dall’industria nazionale. Si tratta di un “within-visual-range”, il Gökdogan e di un “beyond-visual-range”, chiamato, Bozdogan, entrambi destinati agli F-16 dell’aeronautica turca. Il primo – riporta Jane’s – è equipaggiato con un seeker all’infrarosso ad alta risoluzione e con un avanzato sistema di contromisure, mentre il secondo è dotato di un seeker a radio frequenza con capacità “launch and forget”, ma potrà essere impiegato anche in modalità “lock-on”, grazie a un datalink, che permette al velivolo di modificarne i parametri dopo il lancio. I test a terra sono stati già effettuati.
Il Turkey Tübitak Bílgem Informatics and Information Security Research Center sta inoltre sviluppando un jamming pod per l’autoprotezione dei Falcon.
La seconda notizia riguarda invece la firma di una lettera d’intenti tra il KSEW (Pakistan’s Karachi Shipyard & Engineering Works) e Savunma Teknolojileri Mühendislik ve Ticaret (STM) per la costruzione locale di quattro corvette per la marina pakistana. Presente alla firma, il ministro della difesa turco, Fikri Isik, e quello pakistano, Tanvir Hussain. L’accordo finale, uno dei maggiori mai sottoscritti dall’industria della difesa turca, è atteso per la fine di giugno.
La principale industria della difesa della Turchia, Aselsan, ha infine firmato un memorandum con l’ucraina Antonov per sviluppare nuove opportunità di collaborazione in diversi settori, tra cui – fa sapere Antonov -, il completamento dell’avionica della famiglia An-148. Assieme a questo, saranno esplorate opportunità di partecipazione anche ai prorammi An-158 e An-178, candidati rispettivamente nel ruolo di aereo regionale e cargo in Turchia. Il MoU è stato firmato da Faik Eken, general manager Aselsan e da Oleksandr A. Kotsiuba, presidente di Antonov.
Il salone IDEF, a cui partecipa anche Leonardo, è stato visitato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Dalla Turchia, il ministro ha ribadito, incontrando il collega Isik, l’impegno dell’Italia “a est come a sud”. Tappa centrale del viaggio è stata la visita al contingente italiano dell’operazione “Sagitta”, schierato a difesa dei confini sud orientali dell’Alleanza, lungo il confine siriano. L’Italia infatti, nell’ambito del Nato integrated Air and Missile Defence System (NATINAMDS), su richiesta di supporto avanzata dalla Turchia, contribuisce alla difesa degli spazi aerei e territoriali dell’Alleanza contro una eventuale minaccia missilistica proveniente dai territori dello Stato siriano.
“L’Italia – ha detto il ministro della Difesa – continua a sostenere con forza l’impegno della Nato sul fronte est e sud e in questo contesto rientra la cooperazione con la Turchia per la protezione dei confini con la Siria”, aggiungendo che “nell’ambito delle rotazioni degli impegni assunti da diversi Paesi Nato, abbiamo offerto la nostra disponibilità a sostituire la batteria missilistica spagnola che aveva finito il proprio periodo”.
Dalla Turchia l’Italia ha ottenuto l’appoggio affinché si realizzi a Napoli il nuovo centro operativo di coordinamento e direzione delle operazioni dell’Alleanza atlantica nel Mediterraneo. Attualmente l’Italia è presente in Turchia con una batteria antimissile SAMP-T e con un contingente di personale militare di 130 unità dell’Esercito.