Oltre 12 miliardi di euro per lo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino
Un piano di investimenti per 12,1 miliardi di euro entro il 2044 (di cui 2,5 miliardi nel prossimo decennio) per fare di Fiumicino un vero e proprio hub internazionale in grado di soddisfare il sempre crescente traffico aereo. E’ quello previsto da Aeroporti di Roma, la società di gestione dello scalo di Fiumicino, che con il supporto di Changi Airport ha elaborato e presentato oggi il piano di sviluppo 2012-2044 per l’aeroporto. Gli interventi programmati prevedono nel 2016 il completamento dell’area di imbarco F e dell’avancorpo del Terminal 3, nel 2019 la realizzazione della 4° pista e, negli anni 2020/2021 la realizzazione dell’area di imbarco A, l’avancorpo del Terminal 1 e il Terminal 4. Il Piano prevede, inoltre, entro il 2020, anche un significativo miglioramento dell’accessibilità all’aeroporto, tra cui il collegamento ferroviario (prolungamento FR5) per accedere da Nord; il collegamento stradale da Nord con svincolo sia sulla SS1 Aurelia che sulla A12 Roma Civitavecchia; l’ottimizzazione e il miglioramento dell’esistente linea ferroviaria FR1 e del Leonardo Express; il corridoio della Mobilità C9 da Acilia, passando per il nuovo ponte di Dragona, la Fiera di Roma, il Parco Leonardo fino ad attestarsi nell’area a sud dell’aeroporto/Cargo City; l’ottimizzazione di Via della Scafa e il completamento delle complanari Autostrada Roma-Fiumicino.
Nuovi posti di lavoro
Il programma di investimenti messo a punto da Aeroporti di Roma genererà importanti ricadute socio-economiche sia a livello locale sia sull’intero sistema Paese. Nel prossimo decennio è infatti prevista la creazione di almeno 30.000 nuovi posti di lavoro, che arriveranno a circa 230.000 nel lungo termine (2044).
Le previsioni effettuate, basandosi su autorevoli fonti quali Airport Council International e su analoghi progetti già realizzati (aeroporti di Atlanta, Denver, Houston, Miami, Schiphol, Ottawa, Bergamo), dimostrano che, per ogni milione di passeggeri, vengono generati in totale circa 4.000 nuovi posti di lavoro, tra impatto diretto, indiretto e indotto. L’effetto stimato sulla crescita dell’economia è altrettanto rilevante: si tratta di attività aggiuntive stimabili in circa 2,3 miliardi di euro nel 2020.
Le attività economiche aggiuntive riconducibili all’aeroporto sono stimate in un contributo addizionale al PIL del Lazio pari a +1,7% nel 2020 e a +20% nel 2044 (a livello nazionale +0,6% del PIL). Tali stime tengono in considerazione solo l’operatività’ del nuovo aeroporto e non includono i benefici occupazionali connessi all’implementazione dell’ingente piano infrastrutturale di investimenti previsto.
Un aeroporto sempre più “verde”
Il Master Plan dell’ aeroporto, redatto con il supporto della società inglese di progettazione aeroportuale Scott Wilson, si svilupperà tenendo conto dell’ esigenza di far diventare l’aeroporto Leonardo da Vinci un polo a basso impatto emissivo e un esempio virtuoso per il contenimento dell’impatto acustico, per l’integrazione e il rispetto di tutti i beni paesaggistici, ambientali, culturali e archeologici. L’uso di energie rinnovabili (fotovoltaico e geotermico) ed una riduzione generalizzata dei consumi, porteranno verso il concetto di green airport.
Aeroporti di Roma, infatti, ha implementato e mantiene attivo, da oltre dieci anni, un sistema di gestione ambientale, per gli aeroporti Leonardo da Vinci e G.B. Pastine di Ciampino, certificato ai sensi della norma ISO14001 e coerente con i principi di politica ambientale sottoscritti dalla direzione aziendale. Due depuratori biologici e quattrodisoleatori, progettati per trattare le acque meteoriche di dilavamento provenienti dai piazzali e dalle piste, garantiscono un processo di depurazione e controllo che consente di rispettare ampiamente i limiti di concentrazione allo scarico dei parametri di legge. Studi sulla qualità dell’aria, commissionati ormai da alcuni anni all’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR di Roma per misurare la presenza e la natura degli inquinanti atmosferici, hanno evidenziato che i valori che caratterizzano la qualità dell’aria dell’aeroporto Leonardo da Vinci sono inferiori sia a quelli misurati in un’area urbana interessata da traffico veicolare, sia ai limiti previsti per i centri abitati dalla normativa nazionale e comunitaria.
Adeguamento delle tariffe
“Per garantire la sostenibilità finanziaria del Piano – afferma AdR in una nota – risulta improrogabile equiparare le tariffe aeroportuali a quelle europee al fine di incentivare l’afflusso di capitali privati attraverso la sottoscrizione del Contratto di Programma e per intercettare sullo scalo capitolino i crescenti volumi di traffico di cui tutto il Paese potrà beneficiare.
L’adeguamento delle tariffe è dunque un essenziale prerequisito per lo sviluppo ed è necessario per colmare quel gap esistente con altre realtà europee che usufruiscono di una media tariffaria più alta dell’80% rispetto al Leonardo da Vinci. La media europea è infatti pari a 28,9 euro/pax rispetto a quella dello scalo della Capitale che è pari a 16 euro/pax. Questo riallineamento consentirà di cogliere una grande opportunità sia per Aeroporti di Roma sia per il sistema Paese: riuscire a finanziare l’intero progetto, in larga parte ed in modo via via crescente, grazie ai ricavi tariffari originati da clienti esteri (circa il 50%), che oggi sono chiamati a fronteggiare tariffe di gran lunga superiori a quelle applicate da AdR”.