Sardegna: Cappellacci, la rivoluzione della continuità territoriale aerea
Un’isola che si propone sugli scenari internazionali, forte delle sue tradizioni, della sua cultura, del suo patrimonio ambientale. Con queste parole il presidente Ugo Cappellacci parla della Sardegna durante il confronto con i vertici dei porti e degli aeroporti, sul futuro del sistema dei trasporti dell’isola.
“Con la nuova continuità territoriale aerea – spiega Cappellacci – partirà un cambiamento radicale, una vera e propria rivoluzione copernicana, che porterà ad un’evoluzione del nostro sistema dei trasporti. Per questo occorre compiere un ragionamento omogeneo, che coinvolga anche gli scali portuali, per promuovere un modello che sia sempre più adeguato alle esigenze dei cittadini, delle imprese e che sia partecipe di una sfida. L’avvio imminente della nuova tariffa unica – ha aggiunto il presidente – è il principio di un nuovo modello che mette al riparo i diritti dei sardi e allo stesso tempo mette in moto un meccanismo che produce benefici non solo per i viaggiatori, ma per i territori, per le imprese, per il lavoro. Aumentare il flusso dei visitatori nella nostra isola significa dare un nuovo impulso al settore turistico e ampliare notevolmente i potenziali destinatari dei nostri servizi, dei nostri prodotti, delle nostre eccellenze nel campo agroalimentare. I nostri scali diventeranno sempre più i centri di superamento della condizione di insularità. Ciò vale altresì per quanto riguarda i porti perché, forti anche dei recenti pronunciamenti dei giudici costituzionali, proseguiamo la nostra battaglia per il superamento del sistema dei signori del mare e rivendichiamo dallo Stato centrale sia le competenze che le funzioni per determinare le scelte in materia di collegamenti marittimi. Non ci accontentiamo di una semplice riscrittura parziale o totale della convenzione perché non vogliamo essere più vincolati per il futuro da contratti discussi e firmati da altri: deve decidere la Sardegna, in prima persona”.
Un lavoro comune, ha spiegato Cappellacci, caratterizzato da un confronto permanente che avrà tra le priorità l’intermodalità, ambito che dovrà coinvolgere anche ARST, Trenitalia e gli operatori turistici; la stessa continuità territoriale e le infrastrutture. In gioco per il futuro dei collegamenti dell’isola c’è anche il progetto per la zona franca integrale.
“In questo quadro destinato a cambiare notevolmente gli scenari attuali – conclude il presidente – i porti e gli aeroporti saranno l’esempio di una Sardegna che vede nei suoi confini non più il limite delle proprie aspettative, ma il punto da cui inizia quell’isola che si propone sugli scenari internazionali per conquistare i mercati e produrre nuova impresa e nuova occupazione. I porti e gli aeroporti dell’isola – ha concluso il presidente – entrano pertanto a pieno titolo in quel grande processo di cambiamento che è un aggiornamento del ‘sistema operativo’ Sardegna”.