Si torna a volare, 600 milioni la perdita delle compagnie
Ammonta a circa 600-700 milioni di euro la perdita delle compagnie aeree di tutto il mondo causata dal blocco europei dei voli degli ultimi giorni. La stima proviene da Iata, l’associazione internazionale cui aderiscono 230 aviolinee e che incide al 93% sul traffico di linea mondiale. Al gruppo Alitalia sono venuti a mancare, finora, ricavi per 20-25 milioni, mentre in Air France sono a rischio 500 mila posti di lavoro. I due terzi delle perdite sono concentrati nei vettori europei, più colpiti dalla chiusura degli spazi aerei.
Tuttavia, se le compagnie conoscono un drastico calo dei ricavi, vedono ridursi anche i costi, perché non consumano carburante per i voli, pagano meno diritti aeroportuali e non hanno oneri per le trasferte degli equipaggi.
Oggi la situazione dovrebbe ritornare gradualmente alla normalità, ma per ritornare al sereno bisognerà aspettare giovedì. Gli aerei ricominciano a volare a macchia di leopardo. In Italia, da Roma Fiumicino e dagli aeroporti di Milano i voli hanno ripreso a decollare dalle prime ore del mattino. In Polonia lo spazio aereo resta chiuso completamente, in Norvegia solo in parte, mentre l’Irlanda ha deciso di prorogare la chiusura dello spazio aereo ”almeno” fino alle 14:00 (ora italiana). La compagnia aerea britannica British Airways ha annunciato che annulla per oggi tutti i suoi voli a medio e corto raggio. L’intera situazione è destinata a evolversi.