Trasporto aereo: Iata, nel 2010 scende il numero di incidenti
Nel 2010 il tasso di incidenti annuo per velivoli jet costruiti in Occidente è stato il più basso nella storia dell’aviazione. Il dato emerge da uno studio Iata (International Air Transport Association).
Il tasso globale di incidenti nel 2010 (misurato in perdite di aeromobili – o “hull loss” – per milione di voli di aerei costruiti in Occidente) è stato dello 0,61, in sostanza un incidente ogni 1,6 milioni di voli.
Un passo avanti rispetto al tasso dello 0,71 registrato nel 2009 (un incidente per 1,4 milioni di voli). Il tasso del 2010 è stato il più basso nella storia dell’aviazione, di poco inferiore al tasso del 2006, che fu dello 0,65. Paragonato a dieci anni fa, il tasso di incidenti è stato ridotto del 42% rispetto al tasso registrato nel 2001.
“La sicurezza è al primo posto nelle nostre priorità. L’aver ottenuto il tasso di incidenti più basso nella storia dell’aviazione dimostra che il nostro impegno sta raccogliendo i suoi frutti. Volare è sicuro, ma ogni fatalità è una tragedia umana che ci ricorda che il nostro obiettivo finale è zero incidenti e zero vittime. Dobbiamo rimanere concentrati e determinati su questo per avvicinarci a questo obiettivo anno dopo anno”, ha detto Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato della Iata.
Queste le cifre assolute del 2010: 2,4 miliardi di persone hanno volato in sicurezza su 36,8 milioni di voli; 17 incidenti hull loss hanno riguardato aeromobili costruiti in Occidente rispetto ai 19 del 2009, 94 incidenti – veicoli di ogni tipo, costruiti sia in Occidente che in Oriente – rispetto ai 90 del 2009; 23 incidenti mortali (veicoli di ogni tipo) rispetto ai 18 del 2009; 786 vittime rispetto alle 685 del 2009.