Trasporto aereo merci, IATA: crescita a maggio
Il settore beneficia della crescita del commercio e dei limiti di capacità sulle spedizioni marittime
L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA) ha comunicato i dati relativi ai mercati globali del trasporto aereo di merci di maggio 2024, che evidenziano una continua forte crescita annuale della domanda.
La domanda totale del trasporto aereo di merci, misurata in tonnellate-chilometro di carico (CTK*), è aumentata del 14,7% rispetto ai livelli di maggio 2023 (15,5% per le operazioni internazionali). Si tratta del sesto mese consecutivo di crescita a due cifre anno su anno.
La capacità del trasporto aereo di merci, misurata in tonnellate di carico disponibili per chilometro (ACTK), è aumentata del 6,7% rispetto a maggio 2023 (10,2% per le operazioni internazionali).
“La domanda di trasporto aereo di merci ha registrato un forte aumento a maggio in tutte le regioni. Il settore ha beneficiato della crescita del commercio, del boom dell’e-commerce e dei limiti di capacità sulle spedizioni marittime. Le prospettive rimangono ampiamente positive con i responsabili degli acquisti che mostrano aspettative per la crescita futura. Tuttavia, potrebbe verificarsi un certo rallentamento poiché gli Stati Uniti impongono condizioni più severe sulle consegne di e-commerce dalla Cina. L’aumento dei costi e dei tempi di transito per le spedizioni inferiori a $ 800 potrebbe scoraggiare i consumatori statunitensi. Pone sfide significative per la crescita sulla rotta commerciale Asia-Nord America, la più grande al mondo“, ha affermato Willie Walsh, Direttore generale IATA.
Fattori nell’ambiente operativo del trasporto aereo di merci:
A maggio per il trasporto aereo di merci l’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) per la produzione manifatturiera mondiale e i nuovi ordini per l’esportazione hanno indicato un’espansione (rispettivamente 52,6 e 50,4).
A maggio la produzione industriale e il commercio transfrontaliero globale sono aumentati su base mensile (rispettivamente dello 0,5% e dell’1,5%).
L’inflazione ha visto un quadro misto ad aprile. Nell’UE e in Giappone, scesi i tassi di inflazione rispettivamente al 2,7% e al 2,8%, mentre aumentano negli Stati Uniti al 3,3%. Al contrario, il tasso di inflazione della Cina è rimasto vicino allo zero (0,3%) riflettendo la debole domanda interna. Dovuta all’elevata disoccupazione, alla lenta crescita del reddito e alla crisi del settore immobiliare, una tendenza che persiste dal 2023.
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