Una tassa per chi parte in aereo da Roma
Un euro di tassa per tutti coloro che partono da Roma in aereo. E’ questa la proposta, contenuta nella manovra finanziaria da 24 miliardi del governo, che ha fatto infuriare l’Ibar (Italian Board Airlines Representatives), l’associazione che tutela gli interessi delle compagnie aeree nelle sedi nazionali competenti.
Secondo l’Ibar la tassa, che verrebbe applicata a tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti romani per aiutare a coprire i debiti del Campidoglio, è una discriminazione verso il settore. “Con oltre 130 milioni di passeggeri negli aeroporti italiani nel 2009, il trasporto aereo non è un lusso ma un servizio accessibile a tutti i cittadini e consumatori” avverte il presidente Massimo Massini.
Nel 2009 le compagnie aeree hanno conosciuto il terzo anno di una profonda crisi mondiale, con una perdita, stando ai dati Iata, di oltre nove miliardi di dollari. A completare l’opera è stato il vulcano islandese
Eyafjallajokull, che ora sembra essersi riaddormentato.
Sui biglietti aerei per viaggi interni, spiega l’Ibar, grava già il costo dell’Iva, al contrario di quelli per le ferrovie, peraltro sovvenzionate. Inoltre, nelle tasse comunali sui biglietti aerei (per un totale di 4,50 euro) è compreso anche un euro per coprire i costi della sicurezza proprio nelle stazioni ferroviarie.