Giachino (Saimare): necessario rimettere al centro l’importanza strategica della logistica
Bartolomeo Giachino ex sottosegretario ai Trasporti e presidente di Saimare, in una lettea aperta, torna a chiedere che il settore trasporti e logistica, riceva la giusta attenzione dalle istituzioni.
“Le forti denuncie di Luigi Merlo, Paolo Uggè, Maurizio Longo e Massimo Bagnoli non devono passare sotto silenzio, perché confermano come anche l’attuale Governo, pure omaggiato da tanti complimenti, non abbia compreso bene la importanza strategica per la nostra economia dei trasporti e della logistica. A mio parere occorre urgentemente ripensare al rapporto del settore con i vari Governi, a prescindere dal loro colore perché le aziende rischiano di affrontare quest’anno durissimo con le loro sole forze. E questa è la cosa peggiore che possa venire detta per la politica. Se i Governi non difendono il loro patrimonio produttivo come pensano di difendere il lavoro di oggi è quello di domani?”.
“A tre mesi dalla Dichiarazione dello Stato di emergenza possiamo dire che il Governo ci abbia usato perché , senza trasporti e logistica in questi giorni drammatici il Paese sarebbe morto, ma nello stesso tempo continua a non capire la strategicita’ del nostro settore non soltanto per il rifornimento degli alimentari e delle medicine ma per il rilancio del Paese, che quest’anno avrà un calo mai visto nel dopoguerra. Eppure è in questi momenti che i più bravi riescono a recuperare le posizioni e Voi lo sapete con le Vostre aziende o Associazioni. Il Documento del DIPE è solo l’ultimo di una serie di documenti che sottovalutano la importanza del nostro settore. Dalla grave sottovalutazione del problema dei tempi di pagamento per l’autotrasporto all’urgente necessità dello sblocco dello sportello unico dei controlli, una norma a costo zero inattuata da quasi quattro anni. Potevano sbloccare gli investimenti nelle Infrastrutture che sono vitali per i trasportatori e per la logistica. Zero”.
“Potevano far ripartire le produzioni del tessile e del manifatturiero. Quel poco che si muove lo dobbiamo alla ripresa della Germania o di altri Paesi. Tutto quel poco che la logistica e i trasporti hanno lo debbono a iniziative nate negli anni 2009 e 2010 quando le Associazioni della Logistica e dei Trasporti trattavano con la schiena dritta col sottoscritto e con il mio Governo. Ferrobonus, Marebonus, fondi di garanzia per il credito al settore, Pallet, tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci, costi minimi sono tutte iniziative che con i loro pregi e i loro difetti sino nate allora. La classifica di Eurostat dice che l’anno in cui i trasporti hanno ricevuto di più dallo Stato è stato il 2009″.
“L’ultimo anno in cui sono stati fatti più investimenti in infrastrutture è il 2009. Negli ultimi dieci anni le rivendicazioni sono state tutte puntate sul rifinanziamento di quelle iniziative.
Se nel documento del DIPE non si parla di Economia del Mare è un brutto colpo per chi negli ultimi tempi ha interloquito con i Governi. Come avete sentito ieri nel dibattito parlamentare non vi sia stato alcun accenno al Piano degli Investimenti nelle infrastrutture o alle nuove direttive per le emissioni che condizionano il sistema dei mezzi di trasporto. Da ultimo lo schiaffo datoci con la assenza di uno del nostro mondo nella Commissione COLAO. Ricordo a tutti che se la TAV si farà , il merito è delle nostre Manifestazioni SITAV di Torino cui hanno partecipato gli autotrasportatori torinesi a partire dagli amici della FAI”.