Componentistica: la crisi dei semiconduttori produrrà perdite per 110 miliardi
Da diversi mesi le case automobilistiche, supportante anche dalle associazioni di categoria, lamentano una carenza, nell’ambito della componentistica, di semiconduttori.
La crisi dei chip, che è stata acuta dall’emergenza Covid-19, ha generato un calo della produzione con pesanti effetti anche sui ricavi delle aziende.
L’analisi di AlixPartners sulla crisi dei semiconduttori
La società di consulenza AlixPartners, per fare il punto della questione, ha sviluppato un’analisi a riguardo fornendo stime molto poco incoraggianti. La crisi dei semiconduttori, secondo le ultime previsioni, impedirà infatti alle case automobilistiche di produrre 3,9 milioni di veicoli a livello globale nel 2021 (pari a circa 110 miliardi di dollari di ricavi).
Una perdita, peraltro, in forte aumento rispetto alla stima di gennaio di 2.2 milioni di veicoli e di 61 miliardi di dollari.
Crisi dei chip: il commento di Dario Duse, Managing Director e EMEA co-leader per l’Automotive e Industrial practice di AlixPartners
“La crisi dei chip indotta dalla pandemia è stata aggravata da eventi che normalmente sono problemi routinari per l’industria automobilistica, come un incendio in un importante impianto di fabbricazione di chip o la siccità a Taiwan, ma tutto questo è ora divenuto un problema importante per il settore che sta parzialmente recuperando il crollo dei volumi del 2020; sarà fondamentale oltre che gestire la crisi nel breve termine anche continuare a costruire resilienza della catena di approvvigionamento a lungo termine attraverso un ruolo più attivo nella gestione delle forniture di molte materie prime e della logistica”.