A Firenze la III edizione di “100 città per la sicurezza”
Si è conclusa a Firenze la terza edizione di “100 città per la sicurezza” promossa dal Forum italiano per la Sicurezza Urbana (nella foto il tavolo dei relatori). Il corpo di Polizia Municipale ha affiancato il Comune ed ha scelto di partecipare declinando l’iniziativa sulla sicurezza stradale, un’emergenza troppo spesso sottovalutata e poco percepita rispetto alla consistenza effettiva del fenomeno. Il focus è stato sui “Neopatentati a Tasso zero” visto che l’incidentalità è la prima causa di morte tra i giovani maschi sotto i 40 anni e il pericolo maggiore nelle nostre città. Di fronte ad una nutrita platea una scelta di comunicazione diretta e di un linguaggio forte come piace alle nuove generazioni: la presentazione di video di incidenti realmente accaduti, in taluni casi ricostruiti e una carrellata internazionale di esempi di campagne choc e comunque emozionali dove immagini e musiche sono protagoniste di un linguaggio che va dritto allo stomaco e che educa più di tante parole.
Le due ruote fanno tragicamente la parte del leone nel mondo giovanile anche nelle proiezioni del 2010 con il 35 per cento degli incidenti.
“Il modo migliore per fare prevenzione – ha dichiarato Antonella Manzione, vice comandante vicario Polizia Municipale del Comune di Firenze – è diffondere quanto più possibile informazione e cultura della sicurezza, a più livelli e mettendo in campo larghe sinergie”.
Una conferma che viene dall’Assessore Rosa Maria Di Giorgi all’Educazione del Comune convinta della necessità di programmi di interazione diretti e giocati sul territorio e che è stata condivisa dalla giornalista Ilaria Guidantoni, autrice di “Vite sicure”.
“La comunicazione – ha sottolineato l’autrice, giornalista del settore e scrittrice – può molto a riguardo ma deve adeguarsi al target da colpire e parlare di stragi del sabato sera significa circoscrivere il fenomeno a episodi. Il tema merita una rivoluzione, ancora in corso, che deve puntare a stili di vita non punitivi ma sostenibili. Un impegno che dev’essere assunto dalle istituzioni, prima – politici, enti locali in prima linea e dalla stessa Chiesa – e dalla stampa in seconda battuta”.