Acquisto auto nuove: ecco cosa frena gli italiani
L’ultima instant survey condotta da Aertè indaga la propensione degli italiani all’acquisto
Dubbi sulle alimentazioni e prezzi: sono questi gli ostacoli alle immatricolazioni di auto nuove.
A rilevarlo è l’ultima instant survey “L’offerta di auto in Italia è in linea con la domanda del mercato?”, condotta da Areté allo scopo di indagare la propensione degli italiani all’acquisto di auto.
In base alla ricerca, 3 italiani su 4 non cambieranno la propria autovettura nei prossimi 12 mesi. Questo soprattutto perché i prezzi sono considerati molto alti dalle auto e anche perché c’è molta confusione su quale motorizzazione scegliere. In testa c’è il fattore economico: 4 su 10 (42%) reputano i prezzi decisamente elevati, il 34% ha troppe incertezze in merito all’alimentazione da scegliere e il 4% lo fa perché teme gli attuali tempi di consegna troppo lunghi.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, lo studio ha messo in evidenza che l’83% del campione dispone di un budget inferiore a 30mila euro per comprare un’auto e il 21% non arriva neanche a 10mila. Una soglia, quest’ultima, che pregiudica di certo la possibilità di acquistare gran parte dei modelli ora presenti sul mercato e che apre la porta all’usato, che comunque negli ultimi 24 mesi ha registrato un’impennata dei prezzi. A conferma di queste risposte, quasi la metà degli intervistati (47%) sarebbe pronto a cambiare la propria auto se i prezzi fossero più accessibili, mentre il 27% lo farebbe se ci fosse maggiore chiarezza sul futuro delle alimentazioni oggi disponibili.
Acquisto auto: dipende tutto dai prezzi?
L’aspetto economico, comunque, conta tantissimo tanto che alla domanda “cosa cerchi in un’auto?” 3 intervistati su 10 dichiarano un corretto rapporto qualità/prezzo e 2 su 10 ricercano bassi consumi. Seguono poi caratteristiche relative al prodotto, come sicurezza (17%), comfort (13%) e affidabilità (1%).Per quanto riguarda le alimentazioni, le idee sembrano piuttosto chiare: il 43% degli intervistati dichiara che la prossima vettura sarà ibrida, il 16% diesel, il 15% GPL, il 13%, ex aequo, elettrica e benzina.
“I dati della nostra nuova instant survey – ha sottolineato Massimo Ghenzer, Presidente di Areté – rivelano che sul mercato automotive nazionale esiste un evidente disallineamento tra l’offerta di veicoli e la domanda. I prezzi del nuovo (e anche dell’usato) sono decisamente lievitati negli ultimi anni, rendendo l’auto un bene non facilmente acquistabile da ampie fasce di popolazione. In più il dibattito e le scelte assunte dalle diverse istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo sulle alimentazioni frenano ulteriormente anche chi sarebbe pronto a sostituire la propria vettura. Il segmento di vetture medio-piccole oggi è scarsamente presidiato dai costruttori europei e costituisce un’opportunità per l’offerta di mobilità cinese sempre più presente sul nostro mercato. Qualcosa però sembra stia cambiando, come si evince dai recenti annunci dei car maker generalisti del ‘vecchio Continente’ che dichiarano per i prossimi anni un ritorno ai segmenti di ingresso alla mobilità. Un’occasione da non perdere per incontrare le esigenze del cliente medio che intanto oggi preferisce rinviare il cambio dell’auto”.