Anci e Mit presentano la nuova Guida per la sicurezza stradale
Presso la Sala Conferenze dell’Anci, l’Associazione italiana Comuni italiani, si è svolto ieri l’appuntamento nazionale sulla sicurezza stradale. Nel corso dell’incontro è stata presentata la Guida “Indicazioni per la gestione della sicurezza stradale urbana”, realizzata con il contributo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e rivolta agli amministratori locali e agli operatori locali che si occupano di sicurezza stradale.
“Le aree urbane rappresentano una quota ‘importante’ della mortalità sulle strade. La maggior parte dei dati relativi all’incidentalità ci dicono che avvengono per spostamenti legati alla quotidianità casa scuola, casa lavoro. In tal senso, dobbiamo superare le logiche passate di interventi spot per accogliere una metodologia di sistema indispensabile per ridurre il tasso di incidentalità anche rispetto agli obiettivi dettati dall’Ue”, ha detto Sergio Dondolini, direttore generale della Direzione generale per la sicurezza stradale del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti.
Sottolineando l’importanza di ricondurre sotto una regia unica tutte le iniziative legate alla sicurezza urbana, Dondolini ha precisato che “la Guida che presentiamo oggi (ieri, ndr) rappresenta il coronamento di un lavoro sinergico che va in questa direzione di messa a sistema che comprende necessariamente anche l’impegno verso lo sviluppo della cultura della sicurezza”. A tal proposito, “è fondamentale la formazione dei tecnici che lavorano sul territorio e hanno la possibilità di intervenire in mondo concreto e fattivo sullo stesso”
“Sulle strade italiane si continua a morire. La patente a punti, le modifiche al codice apportate nell’ultimo quindicennio, la tecnologia sempre più avanzata applicata dalle case automobilistiche, hanno contribuito fortemente a ridurre il numero degli incidenti, ma ancora molto vi è da fare. E’ necessario innanzitutto stimolare la sensibilità dei cittadini. Le campagne pubblicitarie sono importanti, ma è essenziale rivolgersi con più forza ai giovani. Sono infatti loro, quelli di età compresa tra i 15 e i 24 anni, ad essere coinvolti in incidenti stradali”, ha dichiarato il sen. Vincenzo Gibiino, capogruppo di Forza Italia in Commissione Lavori Pubblici e Trasporti e relatore al ddl di riforma del cds, a margine del convegno.
“Il lavoro di studio eseguito dall’Anci si rivela prezioso poichè fornisce utili suggerimenti d’intervento al legislatore: la sicurezza è un problema italiano, i sinistri non hanno infatti caratteristiche territoriali,l’incidentalità maggiore è stata registrata a Napoli, Catania, Trieste e Torino, la maggiore mortalità a Palermo, Messina, Napoli, Trieste e Torino – prosegue il senatore -. I dati elaborati dall’Associazione Nazionale dei Comuni rivelano inoltre che ad essere altrettanto insicure sono le città, non solo le strade extraurbane e le autostrade. La commissione Trasporti del Senato ha a cuore tale tema, è infatti per questo che entro la pausa estiva dei lavori parlamentari udirà ben 47 enti. Ridurre del 50% il numero di incidenti e di vittime è un obiettivo possibile e dovuto”.