Assogomma chiede incentivi anche sull’acquisto degli pneumatici
“Il mondo del trasporto su gomma deve valorizzare i prodotti a più alte prestazioni di sicurezza stradale e ambientali come strumento per il miglioramento della qualità della vita dell’intera società”. Questa, in sintesi, la proposta avanzata alla Politica da Assogomma che riunisce le aziende produttrici di pneumatici (Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Michelin e Pirelli), durante la tavola rotonda istituzionale organizzata in occasione di ForumAutoMotive.
In Italia risultano immatricolati circa 4 milioni di mezzi pesanti (fonte Aci), con età media dai 16 ai 19 anni, mentre le vetture immatricolate sono 37 milioni con un età media vicina agli 11 anni (fonte Aci), secondo l’Associazione “l’erogazione di contributi volti a rinnovare il parco mezzi con veicoli e dotazioni più sostenibili, contribuirebbe a migliorare la qualità dell’aria del nostro Paese. Per incidere in maniera determinante sarebbe necessario estendere questi benefici a tutti i mezzi in circolazione”.
“Se il Governo consentisse, al pari dell’acquisto di arredi, divani o sostituzione di sanitari di poter mettere in deduzione nella denuncia dei redditi il 50% della spesa per pneumatici più performanti, quelli con classi di etichettatura A , B o C, come prevede il Regolamento UE n.1222/2009 si otterrebbe un effetto sulla riduzione dei consumi di carburanti e quindi delle relative emissioni, garantendo al tempo stesso maggiore sicurezza stradale grazie a più ridotti spazi di frenata su bagnato” afferma l’Associazione delle industrie della gomma.
Per il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti “Bisogna cambiare indirizzo: prima premiamo i comportamenti virtuosi e poi puniamo i trasgressori, non viceversa. Un’operazione che attraverso l’incentivo educhi l’automobilista a comportamenti virtuosi e all’utilizzo di prodotti che effettivamente possano dare un contributo al miglioramento della qualità di vita, o meglio ancora che riescano anche a preservarla.”
“La continua innovazione tecnologica è frutto di importanti investimenti che le grandi aziende impiegano per mantenere il più alto livello qualitativo possibile dei loro prodotti – prosegue la nota Assogomma – Sono tutte tonde e nere, ma dal 2011 le gomme sono accompagnate dall’etichettatura europea obbligatoria, che mette a disposizione del consumatore un valido strumento oggettivo per fare scelte più consapevoli. A differenza di altri prodotti che valutano un solo aspetto, per lo pneumatico, data la sua complessità, si è reso necessario che sull’etichetta fossero riportati tre parametri fondamentali per la scelta della gomma giusta: frenata su bagnato (sicurezza stradale), resistenza al rotolamento (consumo carburante) e rumore da rotolamento (inquinamento acustico)”.
Nella comunicazione ufficiale, Assogomma sottolinea anche come da tempo, “a fronte di un impegno serio e oneroso, portato avanti in primis dalle aziende premium, cioè le marche a tutti note, non vi sia stato, per il momento, alcun riscontro istituzionale. Se l’orientamento, del tutto condivisibile, è quello di incentivare mezzi nuovi più sicuri e sostenibili, non si capisce perché questo vantaggio non sia stato esteso alle stesse dotazioni acquistate in aftermarket, capaci di migliorare oggettivamente le caratteristiche complessive del mezzo, come ad esempio gli pneumatici con una bassa resistenza al rotolamento e una migliore aderenza su bagnato”.