Codacons: chiudere la Messina-Catania
“Troppi rischi, chiudiamo l’autostrada”. E’ la provocazione che viene dal Codacons, che ha effettuato una verifica dello stato in cui versa l’autostrada Messina-Catania, a più di 6 mesi dalla denuncia presentata per le cattive condizioni del manto stradale e della segnaletica. L’associazione rileva che la situazione non è affatto migliorata nella maggior parte della tratta. Anzi, stila un lungo elenco di piccoli e grandi disservizi, con i conseguenti rischi per la sicurezza dei viaggiatori.
Come hanno potuto constatare gli ispettori Codacons incaricati del sopralluogo, insieme ad esperti appositamente incaricati, “sulla tratta Catania-Fiumefreddo le barriere di sicurezza, al km. 32+950, abbattute a seguito di incidente verificatosi nei mesi scorsi e non ripristinate con l’urgenza dovuta, trattandosi di barriere delimitanti lo spartitraffico, determinano il gravissimo rischio di invasione di carreggiata”.
“Mentre nella carreggiata Catania-Messina”, segnala l’associazione, “in corrispondenza della barriera incidentata, è stata apposta la segnaletica di deviazione di corsia lo stesso non è avvenuto nel corrispondente tratto della carreggiata Messina-Catania. Ancora vi sono barriere incidentate e non ripristinate rispettivamente ai km. 66+740 e km.69+140 della carreggiata Messina-Catania. In questo secondo caso non è stata apposta alcuna segnaletica di deviazione di corsia nonostante ci si trovi nell’area dello svincolo di Acireale. Vi è scarsa visibilità della segnaletica orizzontale nella zona di contatto tra la corsia di marcia e quella di emergenza”. Il Codacons segnala inoltre la presenza della deviazione di corsia all’altezza del km.59+970 della carreggiata Messina-Catania, in corrispondenza dell’ingresso dal casello di Giarre per Catania, “deviazione che determina pericolosi rallentamenti e code soprattutto nei fine settimana”.
“Chiedere la chiusura dell’autostrada – afferma il segretario nazionale Francesco Tanasi – significa per noi spingere chi di dovere ad intervenire con urgenza per risolvere dei gravi probleimi di sicurezza, che interessano non solo i siciliani ma tutti coloro – turisti, lavoratori, etc. – che attraversano l’importante arteria di comunicazione per raggiungere due dei maggiori capoluoghi isolani e provincia”.