Focus Anfia sul mercato auto ad alimentazione alternativa: Italia al +3,8 per cento nel 2019
L’Italia è leader nel mercato automotive europeo ad energia alternativa: lo conferma il focus di approfondimento realizzato dall’Area Studi e Statistiche di Anfia, l’associazione nazionale filiera industria automobilistica.
Il Bel Paese infatti, nel periodo compreso tra Gennaio e Marzo 2019, ha inciso sul mercato auto ad alimentazione alternativa per il 21% in UE e per il 19% in UE/EFTA, con circa 71mila auto, raggiungendo una crescita del 3,8% rispetto al 2017.
Ancora alle spalle, ma più vicina del passato, la Germania che conquista il 18% del mercato UE/EFTA, grazie ad una crescita dei volumi del 63% nei primi tre mesi dell’anno.
Nel primo trimestre del 2019 si è registrato, in Italia, un calo del 18% nel mercato delle auto diesel che ha portato il Paese al 44% di vendite diesel sul totale delle vetture commercializzate e al posizionamento tra le nazioni europee che superano il 40% nelle vendite di veicoli diesel – Irlanda (48%), Portogallo (41%), Bulgaria (40%) – ben distanti dai Paesi sotto il 20% – Paesi Bassi (9%) e Norvegia (14%).
Nello steso periodo, il mercato delle auto a benzina ha registrato una flessione nelle vendite decisamente più esigua, pari al 3,1%.
Come emerso dallo studio Anfia, le vetture elettriche rappresentano attualmente il 34% del mercato delle auto ad alimentazione alternativa, con una crescita dei volumi del 41% rispetto al 2017.
Tra queste il segmento delle auto Bev (Battery electric vehicle) vale il 22% e risulta in aumento dell’87,5% su base annua, mentre il segmento delle Phev (ibride plug-in), con una quota di quasi il 12%, diminuisce del 4,5%, soprattutto a seguito dei cali nei mercati più grandi per le auto ibride plug-in: Germania (-13%) e Uk (-16%).
Buoni i numeri europei relativi alle auto ibride: secondo le rilevazioni di Eurostat, nel 2018 l’UE ha esportato autovetture elettriche ed ibride per un valore di 4,7 miliardi di euro e ne ha importate per un valore di 1,6 miliardi di euro, generando un avanzo commerciale di oltre 3 miliardi di euro.