Malta: i ministri Ue sottoscrivono un’intesa per il trasporto marittimo
I ministri dei Trasporti europei riuniti a Malta hanno adottato una dichiarazione comune sulla politica Ue nel settore del trasporto marittimo. Il documento, chiamato “Dichiarazione della Valletta-priorità per la politica di trasporto marittimo europea fino al 2020”, mira a fornire un contributo e una direzione politica verso un proseguimento della Strategia marittima 2018, identificando le principali sfide e gli obiettivi per le politiche navali europee fino al 2020 e oltre. Il giorno precedente i ministri avevano sottoscritto una dichiarazione sulla sicurezza stradale e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture maltese, Joe Mizzi, ha detto che entrambi i documenti fissano una strategia politica chiara: “La presidenza ha riunito operatori e politici allo scopo di stabilire future politiche sostenibili che soddisfino le esigenze dei nostri cittadini”.
La dichiarazione sulle priorità politiche per il trasporto marittimo è articolata su competitività, decarbonizzazione, digitalizzazione per assicurare connessioni globali, sviluppo di un mercato interno efficiente e un cluster marittimo all’altezza delle sfide mondiali.
Il ministro Delrio, presente al summit, ha sottolineato “l’importanza di una azione europea coordinata e unitaria nell’ambito della sostenibilità ed innovazione, del lavoro e della competitività”. Delrio ha evidenziato anche le priorità della politica italiana per il settore marittimo, cui è stato dato un forte impulso con la riforma della legge sulla portualità e la logistica che sta raggiungendo risultati concreti. È stato fatto un importante passo avanti anche con lo sdoganamento in mare delle merci, oggi possibile in 17 scali, che ha ridotto i tempi delle operazioni e portato l’Italia ai vertici della classifica mondiale nell’arco temporale di un anno.
La Commissione UE ha presentato i dati relativi agli incidenti stradali gravi in base a una nuova definizione comune, provenienti da 16 Stati membri che rappresentano l’80% della popolazione dell’UE, i quali mostrano una diminuzione delle vittime per incidenti stradali nel 2016 del 5% in Italia e complessivamente del 2%.
Alla Conference on Road Security, Delrio ha specificato che la politica nazionale per la sicurezza stradale è pianificata secondo diverse azioni tra cui la maggiore manutenzione delle infrastrutture, soprattutto su strade extraurbane dove si determina il 47% degli incidenti mortali.
La sicurezza delle infrastrutture è una priorità condivisa a livello europeo e ha visto aumentare notevolmente gli investimenti, anche con l’utilizzo della tecnologia. In Italia sono state svolte iniziative di comunicazione ed educazione stradale riguardo i comportamenti a rischio volte alla tutela degli utenti vulnerabili della strada, sono state anche rafforzate le misure legislative per il reato di omicidio stradale ed è prevista la riforma del Codice della Strada.
Infine, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano ha anche annunciato che sarà presentato al Consiglio dei Ministri “un nuovo Piano nazionale sulla Sicurezza stradale, che recepisca la dichiarazione della Valletta, con un nuovo quadro di azioni in particolare per quanto riguarda l’innovazione tecnologica delle infrastrutture stradali, gli utenti vulnerabili, le opere necessarie per la riduzione degli incidenti”.
Gloria De Rugeriis