Anfia, mercato europeo auto: immatricolazioni in calo del 7,1% a ottobre
Nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito, a ottobre le immatricolazioni di auto ammontano a 1.129.223 unità, con un calo del 7,1% rispetto a settembre 2019. Lo dicono dati Acea.
Nel periodo gennaio-ottobre 2020, i volumi immatricolati raggiungono 9.696.928 unità, con una variazione negativa del 27,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In Italia, le immatricolazioni totalizzate ad ottobre si attestano a 156.978 unità (-0,2%). Nei primi dieci mesi del 2020, le immatricolazioni complessive ammontano a 1.123.194, con un decremento del 30,9% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019.
Secondo i dati ISTAT, a ottobre l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,3% su base annua (da -0,6% del mese precedente). L’inflazione negativa, per il sesto mese consecutivo, continua ad essere determinata per lo più dalle flessioni dei prezzi dei Beni energetici (-8,7%). Nel comparto dei Beni energetici non regolamentati, che passano da -8,2% di settembre a -9,4%, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, quelli del Gasolio passano da -11,8% a -13,9% in termini tendenziali (-1,1% il congiunturale) e quelli della Benzina da -10,3% a -11,4% (-0,2% la variazione congiunturale).
Analizzando il mercato per alimentazione, le vendite di auto diesel di ottobre si riducono del 14,2% e valgono il 30,5% del mercato, mentre rappresentano, nel cumulato, il 34,1% dell’immatricolato complessivo e il 42% in meno in termini di volumi. Le autovetture a benzina vedono il proprio mercato ridursi del 31,2% nel mese, con il 31,7% di quota, mentre da inizio anno il calo è del 38,5% e la quota sul totale scende al 39,1%.
Sale, invece, la quota delle alimentazioni alternative, che a ottobre 2020 crescono del 105,1% e raggiungono il 37,8% di quota (19,4 punti percentuali in più rispetto allo stesso mese del 2019), mentre nel cumulato da inizio anno rappresentano il 26,8%, 11,4 punti in più rispetto a gennaio-ottobre 2019, con un incremento del 20%. Le auto a GPL crescono del 6,8% nel mese e calano del 35,3% nel cumulato, mentre quelle a metano subiscono una flessione del 44,9% a ottobre e del 17,2% nei primi dieci mesi del 2020.
Infine, continua anche ad ottobre il buon andamento delle vendite di auto elettriche e ibride: BEV +203,2%, PHEV +334,1%, ibride +235%. Tutte le ibride e le elettriche hanno segno positivo anche nei primi dieci mesi dell’anno, in particolar modo le BEV (+133,3%)
e le PHEV (+234,2%).
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 70.172 immatricolazioni nel mese di ottobre (+3,2%), con una quota di mercato del 6,2% (5,6% ad ottobre 2019). Risultano in crescita nel mese i brand Fiat (+5,5%) e Jeep (+6,7%). Nei primi dieci mesi del 2020, i volumi ammontano a 560.202 unità (-30,8%). La Spagna totalizza 74.228 immatricolazioni nel mese di ottobre 2020, il 21% in meno rispetto ad ottobre 2019. Nei primi dieci mesi del 2020, il mercato risulta in flessione del 36,8%, con 669.662 unità immatricolate.
Guardando all’area UE-EFTA-UK, tutti i mercati ad eccezione di Norvegia, Romania, Islanda e Irlanda, hanno registrato una flessione nel mese, compresi i cinque major market (UK incluso): Spagna ‐21%, Francia ‐9,5%, Germania ‐3,6%, Regno Unito -1,6%, mentre in Italia i volumi immatricolati rimangono sugli stessi livelli di ottobre 2019 (‐0,2%). Nel mese, le vendite di autovetture nei major market si riducono, complessivamente, del 6%, con una perdita di oltre 50.000 unità rispetto a ottobre 2019.
“Ad ottobre, il mercato auto europeo torna a contrarsi (-7,1%), dopo aver registrato a settembre il primo segno positivo (+1,1%) del 2020 – afferma Paolo Scudieri, Presidente di Anfia – un risultato abbastanza prevedibile, avendo molti governi europei reintrodotto misure restrittive per contrastare la seconda ondata della pandemia da Covid-19″.
“Nel cumulato da inizio anno, la flessione del mercato auto europeo è ancora molto pesante, visto che tutti i Paesi, inclusi i cinque major market, risultano in calo a doppia cifra. Sul fronte italiano, ribadiamo l’importanza di proseguire nel sostegno alla domanda e nello stimolo alla diffusione delle tecnologie a basse emissioni, sia per affrontare i mesi di pandemia che ancora stiamo vivendo, sia per supportare e accelerare il rinnovo del parco, anche alla luce della procedura di infrazione appena aperta nei confronti del nostro Paese, oltre che per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Piano nazionale energia e clima. Sono questi, insieme all’adozione di un piano strategico nazionale per il rilancio del settore, gli interventi prioritari da attuare immediatamente, sfruttando le risorse europee del Recovery Fund per la transizione verde”.