Anfia: ottobre ancora con segno negativo per le immatricolazioni auto in Italia
A ottobre 2021 sono state 101.015 le auto immatricolate nel nostro Paese, in diminuzione del 35,7% rispetto a ottobre 2020 (157.188 immatricolazioni). Continua dunque la tendenza negativa già evidenziatasi nei mesi estivi e certificata dalle elaborazioni Anfia sui dati del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Complessivamente nei primi dieci mesi del 2021 le immatricolazioni sono state 1.266.629, il 12,7% in più rispetto al periodo gennaio-ottobre 2020, caratterizzato da un significativo calo delle vendite per gli effetti delle misure di contenimento della pandemia. Rispetto al 2019, il periodo gennaio-ottobre 2021 risulta in calo del 22%.
Le immatricolazioni di ottobre per tipologia di alimentazione
Prosegue il declino delle autovetture diesel e benzina, la cui fetta di mercato si riduce progressivamente a favore delle ibride ed elettriche. A ottobre, per il quarto mese consecutivo, la quota delle auto ibride non ricaricabili supera quella delle autovetture a benzina, ed è la più alta del mercato. Le autovetture diesel, in calo a ottobre del 63,5%, rappresentano il 17,3% del mercato del mese e il 22,7% del mercato nei primi dieci mesi del 2021 (era il 34,1% nello stesso periodo del 2020). Da inizio anno, le vetture diesel sono quelle che hanno visto ridursi maggiormente il proprio mercato: -25%. In flessione anche il mercato delle autovetture a benzina, -47% e 26,1% di quota a ottobre e -12,3% nei primi dieci mesi, con il 30,4% di quota (9 punti percentuali in meno di gennaio-ottobre 2020).
Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa, di contro, rappresentano il 56,6% del mercato di ottobre 2021 e il 46,9% nei primi dieci mesi, in flessione del 3,9% nel mese e in aumento del 97,1% da inizio anno. Le autovetture elettrificate rappresentano il 47,4% del mercato di ottobre e il 37,6% nei primi dieci mesi. Tra queste, le ibride non ricaricabili si riducono dell’8,2% a ottobre e raggiungono il 35,3% di quota, mentre crescono del 122% nel cumulato, con una quota del 28,7%. Le ricaricabili, in crescita dell’85,7% nel decimo mese dell’anno, raggiungono il 12% di quota a ottobre e l’8,9% nei primi dieci mesi (le ibride plug-in il 5% nel mese e il 4,6% nel cumulato, e le elettriche il 7% nel mese e il 4,3% nel cumulato).
Le autovetture a gas rappresentano il 9,2% del mercato di ottobre e il 9,3% dei primi dieci mesi dell’anno e, tra queste, le vetture Gpl hanno una quota di mercato del 7,8% nel mese e del 7,1% nel cumulato e quelle a metano dell’1,4%, nel mese e del 2,2% nei primi dieci mesi. Le vendite di vetture Gpl calano nel mese (-31,4%) e crescono da inizio anno (+19,5%), mentre quelle a metano si riducono del 44,3% a ottobre e aumentano dell’8% nel cumulato.
I modelli più venduti e i segmenti di mercato
Continuano le ottime prestazioni di Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Fiat 500 ibride, che occupano, rispettivamente, primo, secondo e terzo posto nel segmento mild/full hybrid nel mese e da inizio 2021. Tra le PHEV, Jeep Compass è il modello più venduto, sia a ottobre che nei primi dieci mesi, mentre Fiat 500 è il modello più venduto tra quelli elettrici da inizio 2021.
Venendo al mercato per segmenti, nel mese di ottobre le autovetture utilitarie e superutilitarie rappresentano il 41,9% del mercato, in calo del 35,9%, mentre nei primi dieci mesi di quest’anno la loro quota è del 39,5%, in crescita del 16%. Il modello più venduto è sempre Fiat Panda, con Fiat 500 e Lancia Ypsilon che occupano la seconda e la terza posizione.
Le auto dei segmenti medi hanno una quota di mercato del 9,7% a ottobre (-50,3%) e dell’11,3% nei primi dieci mesi del 2021 (-4,3%), con Fiat Tipo al primo posto da inizio anno.
I SUV hanno una quota di mercato pari al 44,8% nel mese di ottobre, in calo del 32,2%, e rappresentano il 46,1% del mercato nel cumulato, in crescita del 17,2%. Nel dettaglio, i SUV piccoli rappresentano il 19,8% del mercato del mese e si riducono del 37% rispetto a ottobre 2020, mentre crescono del 18% nel cumulato. I SUV compatti rappresentano il 17,9%, in calo del 30,8% nel mese e in crescita del 17,2% nei primi dieci mesi del 2021 (al primo posto Jeep Compass). I SUV medi, con una quota del 5,7%, si riducono del 19,8% nel mese e aumentano del 14,4% nel cumulato, mentre le vendite di SUV grandi sono l’1,4% del totale (-14,2% nel mese e +14,8% nei primi dieci mesi del 2021). Il 22,9% delle vendite di SUV riguarda autovetture del Gruppo Stellantis. I monovolumi rappresentano l’1,4% del mercato di ottobre e l’1,7% nei primi dieci mesi e risultano in calo sia nel mese (-48,1%), che nel cumulato (-19,6%).
I risultati del Gruppo Stellantis
Il Gruppo Stellantis, nel complesso, totalizza nel mese 35.790 immatricolazioni (-41,7%), con una quota di mercato del 35,4%. Nel cumulato da inizio 2021, le immatricolazioni complessive del Gruppo ammontano a 483.032 unità (+11,4%), con una quota di mercato del 38,1%. Sono sei i modelli del Gruppo nella top ten di ottobre, con Fiat Panda sempre in testa alla classifica (11.005 unità), seguita, al secondo posto, da Lancia Ypsilon (3.012) e, al terzo, da Fiat 500 (2.250), che rientra in classifica. Al quarto posto troviamo Citroen C3 (2.248), che sale di sei posizioni rispetto alla top ten di settembre, seguita, al sesto, da Jeep Renegade (1.820) e, al settimo, da Jeep Compass (1.805). Infine, in ottava posizione, si classifica Peugeot 2008 (1.801).
“Anche a ottobre il mercato auto chiude con un pesante calo a doppia cifra, che fa seguito alle forti flessioni già registrate nei tre mesi precedenti – sottolinea Paolo Scudieri, Presidente di Anfia –. Sull’andamento negativo del decimo mese dell’anno continua a pesare la crisi delle materie prime, in particolare dei semiconduttori, che sta generando ritardi di molti mesi nei tempi di produzione e consegna dei veicoli. Inoltre, il rifinanziamento di 100 milioni di euro del Fondo automotive per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, previsto dal Dl Fiscale dello scorso 21 ottobre, è divenuto operativo soltanto a partire dal 27 ottobre, incidendo quindi molto marginalmente sull’andamento delle immatricolazioni del mese. Questo a ulteriore conferma del fatto che i continui stop and go degli incentivi non sono benefici per il mercato – oltretutto il fondo ecobonus per le auto della fascia 0-60 g/km di CO2 è ad oggi già prossimo all’esaurimento – ferma restando l’indiscutibile utilità del rifinanziamento. In questo scenario, è fondamentale che nella Legge di Bilancio 2022, anche in considerazione degli impegni che l’Italia sottoscriverà a conclusione della COP26 attualmente in corso a Glasgow, sia prevista una misura di respiro almeno triennale per sostenere il mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri a basse emissioni, nel quadro di un piano di accompagnamento della transizione energetica e produttiva del nostro settore. Come Anfia, stiamo lavorando per presentare le nostre proposte andando incontro alle prospettive già annunciate dal governo in occasione dell’ultimo incontro del gruppo di lavoro ‘Mercato’ del Tavolo Automotive del ministero dello Sviluppo Economico parlando di un provvedimento strutturale triennale”.