Automotive: crescita a due cifre a ottobre 2020 (+14,5%)
A ottobre 2020, secondo i dati Istat, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra un aumento tendenziale del 14,5%, mentre chiude i primi dieci mesi del 2020 a -26,4%. Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, ad ottobre 2020 l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) registra la quarta variazione positiva consecutiva su base annua, +39,5%, mentre diminuisce del 21,9% nel cumulato 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) resta in flessione a doppia cifra sia nel mese (-21%) che nel cumulato (-29,5%), e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori cresce del 2,1% nel mese e cala del 30,5% nel cumulato.
Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica di autovetture in Italia prosegue sulla strada del recupero iniziato a partire dallo scorso luglio, registrando, ad ottobre 2020, un deciso incremento del 55%, che porta la flessione tendenziale nel progressivo 2020 a -27%.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva nuovamente in calo a livello tendenziale: ad ottobre 2020, infatti, l’indice della produzione industriale nel suo complesso chiude a -2,1% e risulta in flessione del 12,9% nei primi dieci mesi dell’anno.
Gli ordinativi totali dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni), presentano un incremento tendenziale del 3,2% a settembre (ultimo dato disponibile) con variazioni positive su entrambi i mercati (+5,1% la componente interna e +0,4% la componente estera).
Nei primi nove mesi del 2020, la diminuzione tendenziale è del 14,4% (-14,6% la componente interna e -14,2% la componente estera). Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) risulta in flessione dell’1,6% nel mese (-1,7% sul mercato interno e -1,4% sui mercati esteri) e chiude a -14,5% il periodo gennaio-settembre 2020 (-14,7% il mercato interno e -13,9% il mercato estero).
Per il settore automotive nel suo complesso, gli ordinativi registrano un aumento tendenziale del 25,3% a settembre, grazie ad una crescita a doppia cifra sia della
componente interna (+30,1%), che della componente estera (+19,3%). Nei primi nove mesi del 2020 gli ordinativi calano del 20,5%, con una componente interna in ribasso del 18,9% (-22,3% i mercati esteri).
Per le parti e accessori per autoveicoli e loro motori, gli ordinativi registrano un incremento a doppia cifra del 18,8% a settembre (+17,9% per il mercato interno, +19,5% per il mercato estero), e una flessione del 20,8% nel cumulato (-23,7% mercato interno e -18,3% mercato estero).
A settembre 2020 (ultimo dato disponibile), inoltre, l’export di autoveicoli dall’Italia vale 2,04 miliardi di Euro, il 6% in più rispetto allo stesso mese del 2019, pari al 5% del totale esportato, mentre l’import vale 2,39 miliardi di Euro (-13,5%) e il 7% del totale importato in Italia. Gli USA rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli per l’Italia, con una quota del 17,5%, seguiti da Germania e Francia, con quote attorno al 15%.
Nei primi nove mesi del 2020, l’export di autoveicoli vale 12,3 miliardi di Euro, in calo del 20%, mentre l’import ammonta a 16,1 miliardi di euro, in diminuzione del 34%. Il saldo negativo ammonta così a 3,7 miliardi di euro.
Il fatturato del settore automotive nel suo complesso, infine, presenta una variazione positiva del 7,8% a settembre (+11,4% il fatturato interno e +2,7% quello estero). Nei primi nove mesi del 2020, il fatturato cala del 25,2% (-26,9% il fatturato interno e -22,9% quello estero).
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta un incremento dell’11,2% nel mese di settembre, (+17,2% la componente interna e +6% la componente estera). Nei primi nove mesi del 2020 l’indice del fatturato registra una flessione del 22,7%, con una componente interna in diminuzione del 25,4% (-20,4% il fatturato estero).