Automotive: in Turchia una roadmap dinamica che punta all’elettrificazione
“Il settore automotive entro il prossimo decennio con l’elettrificazione, la guida autonoma e le auto connesse affronterà una grande trasformazione“. Lo ha detto Mehmet Fatih Kacir, viceministro della Industria e della Tecnologia della Turchia a una delegazione di giornalisti italiani a Istanbul, nel corso di una visita organizzata dall’Ufficio per gli Investimenti della Repubblica di Turchia.
Attualmente la Turchia è impegnata su alcuni focus principali: ricerca e sviluppo, tecnologia, automotive, digitalizzazione e aerospace. Il viceministro ha precisato che il punto di forza dell’economia è il dinamismo del Paese grazie alla presenza di start-up e poli tecnologici guidati dalle nuove generazioni.
“Seguiamo la trasformazione dell’automotive verso l’elettrificazione – spiega il viceministro turco – e lavoriamo con le industrie internazionali del settore per trovare il modo con cui la nostra impresa del comparto automotive possa affrontare questo processo. La trasformazione del settore rappresenta un’opportunità, ma va gestito e guidato il cambiamento”.
Un piano per portare le stazioni di ricarica in tutte le città
Il Paese incentiva le imprese impegnate a trasformare le loro attività in tale direzione e le imprese che fanno ricerca. L’automotive è rilevante nell’industria, non solo per la produzione di auto, ma anche nella componentistica. Nei prossimi anni in Turchia è previsto un importante aumento di vendite di veicoli elettrici, per questo il governo ha un piano per portare le stazioni di ricarica in tutto il Paese, in tutte le città.
Mehmet Fatih Kacir ha poi precisato che dalle tensioni sui prezzi dell’energia la Turchia non è colpita come l’Europa: “Siamo più protetti perché abbiamo fonti di approvvigionamento diversificate con contratti a lungo termine. Il Paese sta facendo grandi investimenti nelle energie rinnovabili e sta costruendo una centrale nucleare in Anatolia, per far fronte al proprio fabbisogno energetico nel lungo termine”.
L’incontro con l’ambasciatore italiano ad Ankara Massimo Gaiani
Massimo Gaiani, ambasciatore italiano ad Ankara, ha spiegato che fra Italia e Turchia c’è un interscambio da 20 miliardi, quasi il doppio del Giappone. È il quinto partner fuori dall’Europa.
La Turchia è un paese giovane con un forte spirito imprenditoriale, ha spiegato Gaiani: “È necessario pensare anche a forme di partenariato, una strada più complessa ma in linea con qualità del nostro interscambio”.
Tra Italia e Turchia c’è un interscambio di macchinari e componenti per industria manifatturiera, sono quindi due Paesi molto legati.