Il mercato dell’auto europeo cresce ma l’Italia arranca sull’elettrico
Il mercato europeo dell’auto continua a crescere e, a febbraio 2022, mette a segno il settimo mese consecutivo con il segno più.
Secondo i dati diffusi da Unrae, nel mese scorso l’area EU+EFTA+UK ha fatto registrare 902.775 immatricolazioni, in aumento del 12,2% rispetto alle 804.414 unità di febbraio 2022, portando il primo bimestre del 2023 a un complessivo rialzo dell’11,5% con ben 1.814.048 immatricolate rispetto alle 1.627.193 di gennaio-febbraio 2022.
I cinque major market (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) ben rappresentano il trend positivo ma l’andamento, ancora una volta, è significativamente differenziato. Nel dettaglio, il Regno Unito cresce del 26,2%, la Spagna del 19,2%, l’Italia del 17,4%, la Francia del 9,4% e la Germania, di solito molto più performante, chiude sì con il segno più ma solo con un timido +2,8% a causa il forte calo delle ibride plug-in (PHEV) che a partire dal 2023 non fruiscono più degli incentivi.
Nel bimestre è la Spagna a incassare il primato con un sonoro +32,1%, seguita da Regno Unito con +18,6%, Italia a +18,2%, Francia +9,1% e infine Germania stabile a +0,2%.
Mercato europeo dell’auto: maglia nera per l’Italia sul fronte elettrico
Nel quadro dei mercati principali, l’Italia sta andando bene – per numero di auto immatricolate, sia a febbraio che nel bimestre, è al secondo posto dietro la Germania – ma le note dolenti arrivano quando si parla di motorizzazioni.
In base alla quota di auto con la spina (ECV), quindi sia elettriche pure che ibride plug-in, l’Italia con un esiguo 8% si conferma all’ultimo posto, tenuta lontana non solo da Germania, Regno Unito e Francia (con quote rispettivamente al 21,5%, 22,9% e 23,8%), ma anche dalla Spagna (11,0%). L’ultimo posto per l’Italia vale anche nel bimestre con una quota di ECV al 7,6%, contro il 18,5% della Germania, 21% del Regno Unito, 23,1% della Francia, 11% della Spagna.