Unrae fotografa il parco veicolare italiano: sempre più auto, sempre più vecchie
È più ampio ma più vecchio e non brilla quanto a nuove tecnologie: è questa la fotografia al parco veicolare italiano scattata da Unrae nel suo Book 2022.
Come si legge nel report, lo scorso anno il mercato ha chiuso con circa 1,3 milioni di immatricolazioni, una quota abbastanza lontana dai 2 milioni di media degli anni precedenti, soprattutto quelli pre-pandemia.
Unrae, Book 2022: l’andamento del mercato negli ultimi 30 anni
Negli ultimi 30 anni il mercato italiano, infatti, ha fatto registrare una media di circa 2.030.000 immatricolazioni, con volumi al di sopra dei 2,2 milioni di unità sino al 2007, anno della crisi finanziaria che tutti ricordiamo. Unica eccezione fu il periodo 1993-1996, successivo alla svalutazione della Lira, quando le vendite di auto calarono a 1,7 milioni di unità, riportate subito dopo ai consueti 2 dagli incentivi pubblici alla rottamazione. Dopo il picco del 2007, però, la crisi economica portò al crollo della domanda di auto, che toccò il fondo nel 2013 e che recuperò lentamente raggiungendo i livelli del passato solo nel 2017. Ma le crisi non erano ancora finite: la pandemia ha portato il mercato 2020 sui livelli del 2014 (sotto 1,4 milioni) e il 2022 è riuscito a fare ancora peggio.
Unrae, Book 2022: età media delle auto e nuove motorizzazioni
È alla luce di questi passaggi storici e dei cali degli ultimi anni che si deve leggere uno dei dati più eloquenti emersi dal book: il parco auto circolante è sempre più vecchio, senza ricambio, con le sue 39,3 milioni di vetture e la sua età media superiore ai 12 anni.
Il parco veicolare è vecchio, tra i più vetusti d’Europa, e soprattutto è ancora scarso sul fronte delle nuove motorizzazioni, soprattutto full electric. Per quanto riguarda le categorie Euro, degli oltre 39 milioni di auto in circolazione circa il 25% sono ante Euro 4 con, oltre 17 anni di età; una quota che addirittura sale per i veicoli commerciali: le ante Euro 4 rappresentano addirittura il 41% dei di 4,2 milioni di veicoli circolanti.
Sul fronte alimentazioni, nel 2022 la quota del benzina è scesa dal 30% al 27,7% e quella dei diesel dal 22,1% al 19,6%, lasciando spazio alle ibride che salgono al 34%. Le elettriche pure e le ibride plug-in, però, perdono quota con ben 20mila unità in meno nel 2022 (-14,8%) e una quota ferma all’8,8% del mercato.