Pirelli: il sistema Cyber Tyre fa dialogare le gomme col veicolo
Pirelli compie un importante passo verso la guida autonoma installando per la prima volta su una vettura, la McLauren Artura, il Pirelli Cyber Tyre, il sistema che permette agli pneumatici di dialogare con il veicolo.
Come funziona il sistema Pirelli Cyber Tyre?
Il Cyber Tyre è composto da un sensore in ognuno dei pneumatici che raccoglie informazioni fondamentali per la sicurezza di guida e da un software integrato nell’elettronica dell’auto e offre alla vettura e al conducente diverse informazioni sulla gomma montata: modello, se estivo o invernale, pressione prescritta, indice di carico e codice di velocità e informazioni dipendenti dall’utilizzo, come temperatura e pressione.
Le informazioni sull’utilizzo, in questo modo, vengono rilevate con una maggiore precisione rispetto ai rilevatori tradizionali su valvola, essendo i sensori Pirelli posti a contatto diretto con il pneumatico e non con il cerchio.
Il flusso dati originato dai sensori viene elaborato da un software realizzato da Pirelli e integrato nell’elettronica dell’auto e, a questo punto, alcune informazioni vengono visualizzate sul cruscotto e sul display centrale, altre sono utilizzate dai sistemi elettronici del veicolo per calibrare i messaggi di allerta in base alle caratteristiche specifiche della gomma e anche al suo stato.
Pirelli Cyber: una tecnologia, diverse applicazioni
Secondo Pirelli, il Cyber Tyre rappresenterà il futuro del pneumatico, capace cioè di fornire alle auto il senso del tatto, in grado di individuare o anticipare situazioni potenzialmente pericolose come la perdita di grip e l’acquaplano, consentendo così all’elettronica della vettura di intervenire prontamente. Il passo successivo vedrà i pneumatici connessi in rete, con gli altri veicoli e con l’infrastruttura stradale. Già nel novembre del 2019 Pirelli è stata la prima azienda al mondo del settore pneumatici a condividere su rete 5G informazioni relative al manto stradale rilevate da pneumatici intelligenti dotati di sensori, presentando a Torino lo use case “World-first 5G enhanced ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) services”.