Un nuovo computer per servizi di bordo firmato Bosch
Quanto è importante il perfezionamento del sistema software nell’architettura di un’automobile? Ai giorni d’oggi senz’altro tanto. È per questo che i grandi fornitori di componentistica lavorano intensamente sui sistemi di bordo delle vetture, come quelli destinati all’infotainment.
Bosch: a lavoro per i servizi di bordo
Ne è un esempio il computer per servizi di bordo di Bosch destinato proprio ai veicoli definiti dal software. L’unità è stata sviluppata in collaborazione con diverse altre società che operano nell’high tech – come Qualcomm Technologies, Amazon, TomTom e Blackberry – e mira a fornire nuove funzioni come quelle di comunicazione, i pagamenti dalla vettura, lo streaming video e gli assistenti vocali. Tutto è gestito, nel sistema Bosch, da un nuovo computer di dominio progettato per eseguire queste funzioni e raggruppare ciò che oggi viene fatto da singole unità di controllo elettronico, spostando l’operatività verso computer più grandi e potenti progettati per supervisionare una moltitudine di operazioni all’interno di specifici domini. Si prevede che questi nuovi controller di dominio potranno aprire la strada a funzionalità e capacità ampliate, compresa la guida autonoma. L’unità è flessibile, il che significa che i costruttori auto saranno in grado di aggiungere funzionalità sviluppate internamente a quelle già integrate, accelerando il ‘time to market’ per nuovi prodotti e riducendo i costi di sviluppo.
Questa nuova proposta di Bosch rientra nelle attività della nuova divisione Cross-Domain Computing Solutions (o XC in breve) che comprende circa 17.000 dipendenti in tutto il mondo e punta a conquistare una quota del mercato da 24 miliardi di dollari per i sistemi elettronici di bordo ad ‘alta intensità’ di software, settore che dovrebbe crescere del 15% annualmente fino al 2030.