Roma Capitale e Ania insieme per la sicurezza stradale
Il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno e il presidente della Fondazione Ania Sandro Salvati, hanno sancito attraverso una firma l’accordo per ridurre la mortalità sulle strade cittadine.
L’accordo prevede, tra i vari progetti, la creazione di un centro di elaborazione dati sugli incidenti stradali, attività di educazione stradale rivolte ai giovani delle scuole e una campagna di informazione sulle corrette modalità di trasporto di neonati e bambini in auto.
L’incidentalità stradale è un’emergenza che coinvolge tutte le strade della Capitale: nel 2009 sul territorio del Comune si sono verificati complessivamente 18.561 incidenti, che hanno provocato la morte di 198 persone e il ferimento di altre 24.638. Il trend, in leggero aumento rispetto al 2008, anno in cui si erano registrati 18.181 sinistri con 190 vittime e 24.062 feriti, rivela come Roma e hinterland siano le zone più a rischio del Paese (Fonte: ACI-Istat).
Per contrastare questo fenomeno, verrà istituito presso l’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità un centro di elaborazione dati (CED) per acquisire e gestire tutte le informazioni relative agli incidenti stradali. La Fondazione Ania, in accordo con il Comune di Roma Capitale, fornirà alla Polizia Municipale dei palmari per raccogliere dati e informazioni sui sinistri, da trasmettere telematicamente al CED. I dati raccolti consentiranno di geolocalizzare gli incidenti, identificarne le cause e le dinamiche in tempo reale. Inoltre, sarà possibile costituire una mappa dei punti più a rischio.
Il Comune di Roma Capitale e la Fondazione Ania hanno anche deciso di dare seguito all’attività di ripristino delle strisce pedonali cittadine, già intrapresa nel 2009, che ha portato alla messa in sicurezza di oltre 270 attraversamenti.
“Il protocollo con il Comune di Roma – ha dichiarato Sandro Salvati, Presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale – ha prodotto nel corso del 2009/2010 importantissimi risultati in termini di obiettivi raggiunti: più strisce pedonali, maggiori controlli alcolemici da parte dei vigili urbani. Per tale motivo abbiamo deciso di continuare in questo percorso virtuoso che ci porterà a realizzare ulteriori attività nel 2011. Infatti, abbiamo tutti il dovere di intervenire per porre fine alla strage che si consuma quotidianamente sulle strade della Capitale. Una vittima ogni due giorni, 198 morti nell’arco di un anno sul territorio del Comune di Roma, sono un tributo di sangue enorme, uno stillicidio che deve essere fermato”.