Furti d’auto: attenti ai suv!
Quanto impatta il Covid-19 su fenomeni come i furti d’auto? Sicuramente molto, come dimostrato dal calo drastico di episodi delittuosi di questo tipo (a marzo -56% vs marzo 2019, ad aprile -87% e a maggio -39%), registrato durante i primi mesi della pandemia, durante il lockdown più serrato.
Ma, con l’ammorbidimento delle restrizioni, i furti d’auto sono tornati a salire, con un’impennata del +30% nel secondo semestre 2020 rispetto al primo semestre dello stesso anno, e l’anno scorso ha finito per chiudere a -23% rispetto al 2019.
I risultati dell’indagine Stolen Vehicle Recovery 2020 di LoJack
Come emerso dal report annuale “Stolen Vehicle Recovery 2020” di LoJack, nel mirino dei ladri sono finiti in particolare i SUV che negli ultimi 6 mesi dell’anno hanno raggiunto la quota record del 41% sul totale veicoli sottratti.
Quali sono state le aree del Paese più colpite dai furti d’auto?
La pandemia ha prodotto un’ulteriore polarizzazione intorno alle aree da sempre più a
rischio furto: la Campania è stata teatro del 37% degli episodi criminali, il Lazio del 24%, la
Puglia del 18% e la Lombardia del 10%. Lo scorso anno 9 furti di auto su 10 sono avvenuti
in queste quattro Regioni.
Covid-19 e furti d’auto: il commento di Massimo Braga, Vice Direttore Generale di LoJack Italia
“Dall’analisi dei dati del nostro Osservatorio emerge con chiarezza come la pandemia non
abbia fermato il business criminale dei furti d’auto che, dopo un passaggio a vuoto nei
mesi in cui tutto il Paese si è dovuto fermare, ha ripreso velocità. Dalla fine del lockdown sono emerse due indicazioni che sembrano segnare una nuova svolta nell’attività delle
organizzazioni criminali: la polarizzazione geografica del fenomeno su alcune aree del
nostro Paese e il focus sulla categoria SUV, sempre più spesso sottratti anche attraverso
nuovi dispositivi hi-tech che non lasciano tracce sul veicolo e consentono in pochi secondi
di dileguarsi indisturbati a bordo dello stesso”.