Rinnovo del parco veicolare: la città metropolitana di Bologna dà il buon esempio
Il nostro parco veicolare, si sa, è uno dei più vetusti d’Europa. L’Italia non brilla certo sotto questo punto di vista, rallentando la tanto agognata transizione ecologica. Proprio per ovviare a questa problematica, il Governo negli ultimi due anni ha messo in campo bonus e incentivi mirati allo svecchiamento del parco auto ma il Paese ancora arranca.
Buoni segnali però arrivano dalla città metropolitana di Bologna, come rilevato dagli uffici di statistica del Comune e della Città metropolitana. Nell’area in questione, infatti, oltre la metà delle autovetture circolanti sono di classe Euro 5 o Euro 6, un valore di 11 punti percentuali al di sopra della media nazionale.
Bologna: i dati del parco circolante
Come sottolineato dallo studio, le auto ibride ed elettriche – confermano il trend crescente degli ultimi anni, registrando un +42,5% nella città metropolitana e un +40% nella sola città di Bologna; in entrambi i territori di riferimento meno della metà delle macchine va a benzina, mentre quelle a metano o Gpl sono il doppio rispetto al dato nazionale. Il capoluogo regionale è al tredicesimo posto tra le grandi città italiane per tasso di motorizzazione e al secondo posto nel confronto con le città metropolitane per le autovetture in classe Euro 5/6.
“I dati ci dicono che Bologna metropolitana è una realtà più complessa di quanto possa apparire, più ci si avvicina alla città più cresce il numero di auto ibride – ha spiegato il consigliere metropolitano delegato Marco Monesi – così come non può passare inosservato il dato che più alto è il reddito pro-capite più auto ibride o elettriche ci sono. Anche questo ci deve spronare a intensificare il lavoro per attuare il Pums, mettendo sempre più a disposizione modalità alternative all’uso del mezzo privato. Così come dobbiamo sostenere il lavoro di Tper, da tempo avviato, per il rinnovo del parco mezzi nella direzione di una sempre più alta sostenibilità”.