Sostenibilità: nel 2021 Michelin Italia azzera le emissioni CO2 per 4.445 ton
Grazie all’efficientamento energetico dei siti produttivi in Italia e all’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili certificate, Michelin Italiana ha ottenuto nel 2021 di ridurre le emissioni di 4.445 tonnellate di CO2.
I risultati sono stati presentati a Cuneo, nella nuova sede di Confidustria, in occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilità della società.
Nel triennio 2019-2021 sono state risparmiate complessivamente 12.990 tonnellate di CO2 che sono l’equivalente delle emissioni annuali di una flotta di oltre 100 camion. L’impegno per promuovere la sostenibilità si è concretizzato anche nell’individuazione e messa in opera di azioni nel campo della mobilità.
L’Attestato di Gestione Sostenibile dei Pneumatici
Michelin ha istituito l’Attestato di Gestione Sostenibile dei Pneumatici, un importante riconoscimento destinato alle flotte dell’autotrasporto. L’attestato tiene conto delle emissioni di CO2 e delle materie prime risparmiate attraverso la riscolpitura e la ricostruzione dei pneumatici dei mezzi di flotte di trasporto che ne abbiano affidato a Michelin la gestione. Sono state 31 le aziende del trasporto che nel 2021 hanno ottenuto il Certificato riducendo complessivamente le emissioni in atmosfera di CO2 di 5mila tonnellate e risparmiando oltre 1800 ton di materie prime, quantità di risorse necessarie per produrre 26.428 pneumatici.
Le scelte strategiche effettuate da Michelin Italiana hanno prodotto oggi importanti risultati che sono coerenti con gli obiettivi del Gruppo al 2030. Il TCIR, indicatore che misura il tasso di infortuni per ore lavorate, è stato per Michelin Italia di 0,44 (media del Gruppo Michelin 0,50) così come il tasso di coinvolgimento dei dipendenti ha raggiunto l’85% (>85% per il Gruppo).
Rilevante per Michelin Italia la valorizzazione dei rifiuti, al 97% (75% per il Gruppo). Da incrementare invece l’indice I-MEP (industrial Michelin Environmental performance) rispetto al 2019 che per le attività italiane ha visto un miglioramento dell’8% contro il 33% del Gruppo.