Stellantis e Unasca insieme per sensibilizzare i neopatentati alla e-mobility
Preparare gli automobilisti di domani alle nuove opportunità e alle nuove sfide dell’automotive. È questo lo scopo della partnership tra la sezione e-Mobility di Stellantis e Unasca, l’Unione Nazionale Autoscuole, Studi di Consulenza Automobilistica.
Nasce così il progetto Pole Position che, munendo gli istruttori di guida di specifici moduli di training sviluppati dagli esperti di Stellantis, permetterà la diffusione tra i giovani che si stanno avvicinando per la prima volta al volante dei concetti della nuova mobilità, sempre più attenta alle esigenze delle persone che si devono spostare in modo sostenibile, soprattutto nei centri urbani.
Progetto Pole Position: la prima fase
Il primo step del progetto partirà già in questi giorni e consisterà nell’invio di un “pacchetto formativo” incentrato su tecnologia di base, modalità di ricarica, stili di guida, caratteristiche specifiche dell’elettrificazione, manutenzione e sicurezza. Questo, in rivolto agli esperti Unasca, permetterà una sorta di “formazione dei formatori”, i quali avranno poi il compito di rivolgersi agli oltre 3 mila istruttori distribuiti sul territorio nazionale che, infine, diffonderanno ai giovani in procinto di ottenere la patente di guida le informazioni apprese.
Diversi i passaggi di questa prima fase, che inizia con un corso on-line disponibile su una innovativa piattaforma già utilizzata da Stellantis per il training dei dipendenti, prosegue con lezioni (circa tre ore la durata complessiva) in classi virtuali, termina con un test di apprendimento e con una sessione di test drive.
La sinergia tra Stellantis e Unasca: il commento di Roberto Di Stefano, e-Mobility Stellantis
“Il progetto Pole Position è un nuovo tassello delle numerose attività che abbiamo avviato per diffondere la cultura dell’e-Mobility presso i giovani, in particolare tra chi sta avvicinandosi alla guida. E sapendo che, per forza di cose, già il futuro immediato della mobilità sarà sempre più elettrico, è fondamentale indirizzare i neopatentati verso una guida più responsabile e sostenibile”.