Sicurezza: Aci, serve un codice stradale più snello
“Servono regole chiare e risorse certe per far muovere il Paese, fermo da troppo tempo”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, aprendo i lavori del VI Forum Internazionale delle Polizie Locali, organizzato dall’ACI a Riva del Garda in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Automobile Club di Trento, che fino a mercoledì impegnerà oltre 1.000 rappresentanti della mobilità italiana e straniera.
“Agli inizi di ottobre Parlamento e Governo hanno preso un impegno con 34 milioni di automobilisti in occasione della Conferenza del Traffico e della Circolazione – ha continuato il presidente dell’ACI – per arrivare in 250 giorni al varo di un nuovo Codice della Strada. In questi primi 15 giorni abbiamo gettato le basi di una sinergia istituzionale in grado di accelerare al massimo l’iter normativo di quell’insieme di regole che non solo disciplinerà i comportamenti dei conducenti, ma più in generale costituirà il punto di riferimento per tutto il settore dei trasporti e della circolazione stradale”.
L’Aci chiede un codice tutto nuovo, che in pochi articoli detti le regole di comportamento sulla strada rimandando quell’insieme di norme specifiche sulle caratteristiche dei veicoli e delle infrastrutture a un regolamento tecnico. L’Aci presenterà poi uno studio della Fondazione “Filippo Caracciolo” che fotografa la mobilità delle principali città italiane, confrontando i dati su parco circolante, incidenti stradali, mobilità sostenibile, ambiente ed energia, trasporto pubblico locale, infrastrutture, dotazioni delle Polizie locali, sanzioni e destinazione dei proventi delle multe.