Sicurezza: Ania lancia allarme mortalità sulle due ruote
“Ogni sei ore sulle strade italiane muore un motociclista. Con 1.380 morti sulle due ruote, l’Italia si colloca al primo posto nell’Europa a 14 per numero di vittime e, andando ad analizzare tutti i dati della categoria, ci rendiamo conto che il nostro Paese indossa la maglia nera continentale in quanto a sicurezza stradale per i centauri”.
L’allarme è stato lanciato da Sandro Salvati, Presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, nel corso dell’apertura del Salone del Ciclo e del Motociclo.
Alla manifestazione, che si chiuderà il prossimo 7 novembre, la onlus delle compagnie di assicurazione partecipa con uno stand dedicato alla sicurezza stradale e, in particolare, alle iniziative rivolte al mondo delle due ruote.
Dati della Fondazione Ania mostrano che il quadro complessivo dell’incidentalità sulle due ruote in Italia è da allarme rosso: guardando all’Europa a 14, il nostro Paese detiene il primato per numero di morti su moto e motorini. I 1.380 centauri morti nel 2008 rappresentano, infatti, il 29,2% dei 4.731 decessi avvenuti nello stesso anno sulle strade italiane, contro una media europea del 22,2%. Il 54% delle vittime si è registrato sulle strade urbane e la quasi totalità dei morti erano uomini: su 1.380 vittime ben 1.257 (circa il 90%) erano maschi. La fascia di età più colpita è quella tra i 30 e i 44 anni, con 461 vittime (33,4% del totale), seguita da quella tra i 25 e i 29, dove si sono registrati 194 morti pari al 14% del totale.
L’unico dato positivo arriva dal rapporto tra il numero di morti e il parco veicolare circolante. L’Italia ha il primato del maggior numero di mezzi a due ruote in circolazione (circa 9milioni) e l’indice di mortalità è di 15 vittime ogni 100mila veicoli a fronte di una media europea di 19,5.
“La situazione è gravissima – commenta il Presidente della Fondazione Ania, Sandro Salvati -. Se guardiamo agli indici di lesività e mortalità ci rendiamo conto che quelli delle due ruote sono i più alti in assoluto rispetto alle altre categorie di veicoli”.