Sicurezza: Moretti, necessario proteggere i dati della rete ferroviaria
“Il valore della sicurezza delle reti nel network delle grandi aziende nell’era della globalizzazione”. E’ questo il titolo del convegno della Polizia Postale che si è svolto il 18 luglio a Roma in cui si è discusso del contrasto agli attacchi alle reti ed ai network delle aziende che hanno un ruolo chiave nell’economia del Paese.
All’incontro hanno partecipato i responsabili di grandi aziende che forniscono servizi primari al Paese con la partecipazione del Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Roma, Pietro Saviotti, dell’A.D. di Poste Italiane Massimo Sarmi, dell’A.D delle FF.SS. Mauro Moretti, del Vice Presidente dell’ABI Giovanni Pirovano, dell’A.D. di Enel Fulvio Conti, del presidente di Telecom Italia Franco Bernabè.
Il dibattito, introdotto da Santi Giuffrè, direttore centrale della polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e dei reparti speciali della Polizia di Stato ha preso spunto dall’operazione della Polcom,
“Anonymous” che ha stanato una rete di almeno 36 haker in Italia.
Da gennaio fino alla conclusione dell’operazione, gli attacchi del ramo italiano di Anonymous hanno colpito sia i siti di aziende come ENI, Finmeccanica, Poste e Unicredit, sia quelli istituzionali come Senato, Camera dei Deputati, Palazzo Chigi e AgCom, tutti obiettivi scelti per motivi economici e politici.
Il Cnaipc, Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, è in stretto contatto con le aziende che svolgono attività sensibili e sono convenzionate con la Polizia di Stato, proprio per l’enorme quantità di dati che passano ogni giorno sulla rete, ha sottolineato Luigi Contu, direttore dell’Ansa.
Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, ha sottolineato l’importanza della rete ferroviaria e della protezione dei sistemi informatici dell’azienda che gestisce 9 mila treni e milioni di passeggeri ogni giorno: “Agire preventivamente è un momento importante per le infrastrutture critiche; i tavoli di lavoro dove si mettono a fattor comune le esperienze può aiutare tutti a gestire future emergenze”.
Internet rappresenta un grande strumento democratico ma è necessario un coordinamento anche a livello internazionale, per garantire la sicureza dei canali telematici, sia per i privati che per le aziende, con l’utilizzo di protocolli di intervento, ha sottolineato il procuratore aggiunto di Roma Pietro Saviotti.
Il capo della Polizia Antonio Manganelli ha concluso l’incontro collegandosi in videoconferenza da Houston. “La sicurezza è un valore aggiunto per le grandi aziende” ha detto il Prefetto. Contrastare il crimine, anche quello internazionale, “significa riuscire a rendere più solida questa barriera costruita negli anni. È importante- ha ricordato Manganelli- spostare l’attenzione sul mondo virtuale sempre più abitato e ricco di cose produttive e ricco di insidie”.
I beni primari e le infrastrutture critiche, secondo il capo della Polizia, sono oggi legati al mondo virtuale; un attacco terroristico ad una sola di queste infrastrutture, per la loro interconnettività, potrebbe portare a effetti in campo internazionale. Ad oggi le convenzioni sono 14 le convenzioni tra Polizia e aziende, a cui se ne aggiungeranno a breve altre 8.
“Ogni convenzione conferma l’importanza del percorso comune tra pubblico e privato. Una sicurezza ‘in squadra’- ha dichiarato il Prefetto – verso la quale da diversi anni la Polizia di Stato si sta indirizzando”.
Nella foto, un momento del convegno.
Rossella Smiraglia